Sport: terapia per non atleti

29-05-2022 - Eventi

orario: 9.00
dove: Pordenone - Sala Convegni Palazzo Montereale Mantica

Un interessante convegno organizzato dalla Sezione di Pordenone

La Sezione “G.Degan” di Pordenone presieduta dal Cav. Paola Zalanda (che da poche settimane ne è Presidente) organizza con il patrocinio dela Regione Friuli Venezia Giulia, il Comune di Pordenone e il suo Assessorato allo Sport, Sport e Salute e con il sostegno di CCIAA Pordenone – Udine, la BCC Pordenonese e Monsile, l'A.P.P.E.D. Odv, l'A.N.I.O.C e il Tiro a Segno Pordenone un importante convegno di grande attualità dopo la pandemia ed i suoi effetti nel mondo delle persone meno giovani e in quelle adulte che praticano lo sport.

Il suo titolo “Sport-Terapia: per non atleti” richiamerà alla Sala Convegni di Palazzo Montereale Mantica di Corso V. Emanuele dalle 9.00 alle 12.00 di domenica 29 maggio titolati relatori, moderati da Antonio Bacci e Walter Mancini (medico): l'Assessore Walter De Bortoli, Guglielmina Gucci assessore alle Politiche Sociali del Comune di Pordenone che parlerà delle “Nuove emergenze”, Claudio Bardini insegnante di scienze motorie allo Stellini di Udine e docente UNIUD che tratterà il tema “Pause e salute”.

Seguirà poi la testimonianza di un atleta non agonistico speciale, il Presidente della Sezione UNVS di Palmanova Valter Buttò. Per lasciare poi la parola a Michele Muzzin del Tiro a segno PN che illustrerà come la sua disciplina possa essere valida terapia per superare lo stress psicofisico. Quindi l'intervento di Amedeo Bozzer dell'ANMIL sul tema “Ritrovare la Ragione”.

L'obiettivo dell'incontro il miglioramento della qualità della vita nelle persone affette da malattie o patologie e che non praticano nessuna attività fisica o sportiva.

L'essere portatore di una patologia o malattia pone la persona in una condizione che accompagna il paziente, per un tratto molto lungo di vita, a volte per tutta la vita, e che perciò ne condiziona ritmi, scelte, relazioni e spesso non viene mai considerata la possibilità di praticare attività fisica o sportiva.

Queste realtà interferiscono con la possibilità di condurre "una vita normale' e in alcuni casi portano i pazienti ad assumere atteggiamenti di rinuncia, di chiusura, di insofferenza o di rabbia, comunque di preoccupazione e frustrazione. Queste reazioni emotive rinforzano le obiettive difficoltà e diventano un ulteriore ostacolo alla possibilità di affrontare positivamente sia la vita quotidiana, sia la malattia, che la cura.

Ci si propone, di fronte a questa situazione, con l'intento di migliorare la qualità della vita di chi ha un problema di salute, di aiutarli. Attraverso l'informazione, l'illustrazione, la divulgazione ad affrontare le varie difficoltà, anche relazionali, nel miglior modo possibile.

Con tale progetto si intende offrire uno spazio di confronto e informazione nel quale sia possibile condividere e confrontare con altri la propria esperienza, e conoscere altre modalità che possano apportare benessere psicofisico, attraverso attività fisica o sportiva, elaborando i propri vissuti riguardanti la gestione della malattia.

La proposta, così strutturata, viene rivolta a tutte quelle persone affette da una malattia o patologia e che, di conseguenza, conducono una vita sedentaria, questo progetto diventa utile per prendersi cura di sé, trovare ascolto e sostegno, per attivare adeguate risorse al fine di sostenere efficacemente la persona nel suo cammino di vita.