Il calcio è poesia - Thanks God, he was Friday

16-08-2015 16:33 -


L´irriverente storia di Robin il genio

- Per dirla alla Javier Marias, nel calcio ci stà tutto. La classe di Pelè, l´urlo di Tardelli, il mistico Baggio, quello del rigore di Pasadena, non fuori, ma dentro, dentro il suo mondo interiore; l´amato Real Madrid, le lacrime di Puskas, poi il genio. Quello di George Best ma anche quello di Robin Friday. Un giocatore che oggi varrebbe quanto due Neymar e tre Messi, e che soprattutto farebbe impazzire le folle dentro e fuori. Un genio nato ad Acton, portato allo stadio la prima volta che aveva due anni, ritiratosi dal calcio a 25 anni, morto a 38, sposatosi 3 volte la prima a 17 anni con una ragazza di colore, uno che ha fatto tanti dribbling quanto stronzate, prendendo in giro la vita. E menandola anche. Come quando fu capace di travestirsi da poliziotto per requisire droga nei sobborghi, per poi fumarsela. Morirà di overdose, ma la sua più che una storia maledetta è una storia vivace, di chi in così poco tempo era stato in galera, ma era stato anche padre, autista di un supermarket, lavavetri, cementista, drogato, spacciatore, calciatore, goleador, centravanti. Un fenomeno assoluto del football britannico che i perbenisti hanno voluto dimenticare un po´ rapidamente. Come fai a ricordare uno che in partita litiga con Bobby Moore e gli strizza i testicoli? Friday è l´unico al mondo però ad aver fatto qualcosa che rimarrà, quello si, nella storia; l´Haynes quel giorno si giocava qualcosa, ma lui si giocava di più, soprattutto con la sua gola. Quando la partita iniziò l´arbitro si rese conto che quelli a destra erano in dieci. Lui era semplicemente andato un attimo al pub, fuori dallo stadio, a bere birra. Rientrò acclamato, ed alla fine del primo tempo, perché la sete è sete come il calcio è calcio, ritornò su quel bancone. Forse non ci crederete, ma tornò in campo alticcio ma capace nel finale di realizzare il gol decisivo. In quella autentica fabbrica di spiantati che era ed è il football, resta personaggio unico al mondo, ed oggi si ritaglierebbe la fetta più bella, quella di un´icona. Ah, dimenticavamo, nel frattempo che visse, segnò circa 170 gol e soprattutto fece un´ultima gara memorabile. Contro il Brighton. Si fece espellere per un calcio in faccia a Mark Lawrenson, si recò negli spogliatoi, riempì la borsa del giocatore con le proprie feci e defecò nello stanzone avversario, lasciando il meritato segno. Chi oggi ce la farebbe?

ARMANDO NAPOLETANO


https://www.youtube.com/watch?v=9MDeWml8ZMg


Fonte: UNVS La Spezia www.unvsliguria.it