Il Diavolo e Savonarola

08-02-2016 16:29 -

Una storia pungente piena di spigoli. Storie di Sport che stanno rimanendo un po’ nell’ombra ma che, come i saggi a scuola, andrebbero riproposte a futura memoria. Il diavolo ha un nome complesso Alex; Savonarola uno più profetico, Sandro. Nel mezzo il doping e la redenzione. Poi il perdono; solo chi è umile è vicino al regno di Dio, si diceva. Ma forse, e qui siamo più precisi, Dio è in ciascuno di noi. Che proviamo a non uscire mai fuori di noi stessi, perché la verità è dentro di noi. Alex in questi giorni ha fatto quello che nessuno sportivo ha mai fatto. Sbagliato, pagato, e chiesto scusa, rinato perfino, in un ambiente come quello dello Sport di falsi fratelli, e per perdonare meglio estranei che fratelli. Dalla vergogna del doping alla rinascita, dalla voglia di dire addio al nuovo sogno olimpico, si scrive così. Alex Schwazer si è confessato in esclusiva a Raisport in una lunga intervista inserita all´interno dello speciale dedicato all´atleta altoatesino andato in onda mercoledi´ 3 febbraio alle 23. "E´ stato determinante l´incontro col professor Sandro Donati –ha raccontato- Con lui ho riscoperto il piacere di allenarmi, prima lo consideravo un peso. Ho scoperto di andare piu´ forte adesso rispetto a quando mi aiutavo con sostanze proibite", ha detto Schwazer, che dopo aver sconfitto i fantasmi del passato deve affrontare oggi un nemico insidioso: la diffidenza o addirittura l´ostilita´ del suo ambiente e di molti compagni della nazionale di atletica, in vista del suo ritorno alle gare e dell´obiettivo dei Giochi di Rio. "Ma sono convinto che la mia dedizione e il lavoro contribuiranno a convincere anche i piu´ diffidenti". Quanto al futuro, il desiderio e´ quello di avere una famiglia e dei figli. "a loro raccontero´ tutto di me, se me lo chiederanno: nel bene e nel male".

ARMANDO NAPOLETANO


Fonte: UNVS La Spezia www.unvsliguria.it