6° Campionato Italiano d´avancarica, Ravenna si riconferma Campione d´Italia

14-06-2013 09:35 -

Se vincere, è sempre difficile lo è ancora di più riconfermare un successo partendo come favoriti. Al termine delle due giornate di gare disputate a Faenza sabato 25 e domenica 26 maggio la squadra di Ravenna vince il 6° Campionato Italiano UNVS di tiro a segno ad avancarica, organizzato dall´Unione Nazionale Veterani dello Sport, in collaborazione col TSN Faenza e la compagnia d´avancarica L´Archibugio. Lo scorso anno la squadra di Ravenna alla sua prima partecipazione s´impose a sorpresa mentre questa volta, pur attesa al varco dagli avversari, con Daniele Filipponi, Fulvio Strocchi e Angelo Ranieri ha bruciato su filo di lana Vigevano, per la prima volta ai nastri di partenza con Carlo Arrigoni, Cristiano Criconia e Alfredo Vedani. Al terzo posto si è piazzata la squadra di Torino con Michele D´Addetta, Franco Portesani e Angelo Simone, chiude ai piedi del podio la squadra di Faenza, quarta con Renzo Cefali, Giancarlo Moro e Stefano Melandri. Conquistano lo scudetto tricolore di campione d´Italia individuale il ravennate Angelo Ranieri (fucile avancarica p.ti 95) e i vigevanesi Cristiano Criconia (pistola avancarica p.ti 95) e Salvatore Galeano (revolver avancarica p.ti 90). Il 1° memorial "Renato Cavina" organizzato per ricordare uno dei fondatori della sezione UNVS di Faenza che tanto ha fatto per lo sport faentino, è stato vinto da Cristiano Criconia che si è aggiudicato il trofeo della ceramista Maria Elena Boschi, messo in palio dalla famiglia Cavina. Nelle gare "ex ordinanza e western" organizzate come contorno si sono imposti Giuliano Sarti di Lugo, Luigi Galloni di Imola, i faentini Francesco e Gualtiero Fabbri e Gianfranco Casadio, i vigevanesi Oriana Ferrari, Walter Olante e Antonio Ferrerio che vince anche il "Trofeo Branko Nikolic" aggiudicandosi l´opera della ceramista Roberta Padovani. Erano presente alle premiazioni il presidente della sezione UNVS di Faenza, Giovanni Massari e i famigliari di Renato Cavina.
Francesco Fabbri