Il calcio è poesia - Il teorema del tifo, secondo il Papa

23-10-2016 22:56 -

Questione di maglia, e di fede. Lo ha confermato perfino il Papa. Dio ci ha scelti uno ad uno, ci vuole bene e ci ha dato un nome, e quando un cristiano sente di appartenere a una comunità, di essere stato scelto, "è come il tifoso di una squadra di calcio", "il tifoso sceglie la squadra e appartiene alla squadra di calcio". Un teorema che sembra una tattica, quello dell´attaccamento a ciò che si ama. Un storia di tifosi e di religione, con e senza atei. Bergoglio, che è tifoso di calcio da una vita, con un credo certo nel San Lorenzo, lo ha detto recentemente nella omelia della messa a Santa Marta, di cui la Radio Vaticana ha fornito stralci. "Dio ci chiama uno ad uno, non come una moltitudine oceanica". Noi, ha ribadito, "siamo stati scelti, aspettati dal padre". "Pensiamo ad una coppia, quando aspetta un bambino: come sarà? e come sarà il suo sorriso? e come parlerà?´ ma io oso dire che anche noi, ognuno di noi, è stato sognato dal padre come un papà e una mamma sognano il figlio che aspettano. e questo ti dà una sicurezza grande. il padre ha voluto te, non la massa di gente, no: te, te, te. ognuno di noi, è´ il fondamento, è la base del nostro rapporto con Dio. Noi parliamo ad un padre che ci vuole bene, che ci ha scelti, che ci ha dato un nome".´si capisce quando un cristiano non si sente scelto dal padre´. quando invece si sente di appartenere ad una comunità, rileva il Papa, "è come un tifoso di una squadra di calcio". "il tifoso - ha commentato - sceglie la squadra e appartiene alla squadra di calcio".
E quando lo fa lo fa per sempre, sentendo un noi che non finisce mai.

ARMANDO NAPOLETANO



Fonte: UNVS La Spezia www.unvsliguria.it