A PONTREMOLI AMARCORD TRA STORIA E MITO

13-04-2017 07:45 -

Erano gli anni ´60-´70, la tv era in bianco e nero e ad infiammare gli animi della tifoseria delle due ruote pedalate ci pensava Adriano De Zan.
In Italia questo sport parlava toscano per mezzo di una squadra di Prato, la Filotex, una grande famiglia oltre che una azienda tessile leader nel suo settore, che annoverava campioni blasonati come Franco Bitossi e atleti, come Francesco Moser, che lo sarebbero divenuti.
Franco Bitossi, l´indimenticato "cuore matto di Carmignano" (nomignolo originato da improvvisi attacchi di tachicardia che spesso lo costringevano a fermarsi in corsa), vincitore di 171 gare, professionista dal 1961 al 1978, vinse ventuno tappe al Giro d´Italia e quattro al Tour de France; nel suo palmarès anche due edizioni del Giro di Lombardia, due Giri dell´Emilia, e la medaglia d´argento ai campionati del mondo 1972 (quella vinta da Marino Basso che lo superò negli ultimi metri) e quella di bronzo nell´edizione 1977.
Oggi Franco, 77 anni portati benissimo, onora la Famiglia UNVS nel Direttivo della neo formata Sezione di Empoli e nessuno meglio di lui sa che al cuore non si comanda e quando si apre la vena dei ricordi e il fiume della nostalgia diventa inarrestabile bisogna andare a trovare i vecchi amici, i compagni di tante avventure sportive e di vita sulle strade della fatica.
E così, con un paio di amici tra cui Giuseppe Grassi anche lui ciclista nella Filotex, eccolo a Pontremoli in una bella mattinata di inizio aprile ad incontrare il coetaneo Ugo Colombo, compagno di tante battaglie sportive.
Professionista dal 1964 al 1974, 11 Giri d´Italia, 2 Tour de France, Colombo ha indossato tre volte la maglia azzurra ai mondiali nel ´68 a Imola, nel ´72 a Leicester, nel ´73 a Barcellona. Più che un gregario di lusso era considerato un vero e proprio guardaspalle di Bitossi: nel 1971 pur senza vincere tappe concluse il Giro al terzo posto a 2´35 da Gosta Peterson, il trionfatore di quell´anno. Colombo, nel 1976 dopo il ritiro, ha aperto un avviato panificio a Pontremoli assieme alla moglie Mariangela originaria della zona, attualmente condotto assieme al figlio Stefano, complice dell´incontro tra i campioni.
A fare gli onori di casa e da corona all´incontro un altro famoso macinatore di chilometri, Severino Angella, inossidabile classe 1935, professionista nel 1962, anno in cui terminò ventiduesimo la Milano-Sanremo. Nel 2010, alla bella età di 75 anni è diventato campione mondiale della categoria "master 75-79 anni" durante i campionati iridati UCI su strada a Walkenburg in Austria, riservati al mondo amatoriale.
Presso un noto ristorante, assieme all´ex Presidente della Sezione UNVS Cio Tassi, i ricordi sono fluiti come un torrente in piena. Bitossi ha svelato aneddoti di corsa davvero irresistibili nel tempo in cui l´elenco dei campioni comprendeva Merckx, Gimondi, Motta, De Vlaeminck, Adorni, Anquetil, Dancelli, Zilioli.
Giuseppe Orioli



Fonte: Sezione di Pontremoli www.unvstoscana.it