Il calcio è poesia - La medaglia di Capitan Motto

18-08-2017 01:04 -


- Condannato a vedere la partita da lontano, eroe solitario. Il portiere ha un solo sogno, quello di non prendere gol con quel numero dietro le spalle, 1. Il primo, a pagare se sbaglia. Figurati quindi se dopo una carriera modesta hai il sogno vero di restare per sempre tra gli imbattuti. Perché le tue mani di portiere sono diventate d´acciaio, non di seta. Roberto Conti, toscano di Sesto Fiorentino, classe 1941, questo sogno lo aveva cullato a lungo, anche se giocava in serie C e lo avrebbe fatto per una vita intera. 247 partite a difendere la porta del Rimini, come lui nessuno mai tra quei pali. Il 23 novembre del 1969 si presentò al Picco da capolista e da portiere imbattuto. Oltre 8 mila spettatori allora nello stadio spezzino, provarono a soffiargli contro, a spingere al squadra di Malavasi verso i romagnoli e davanti a questo estremo difensore, che aveva alzato un muro e che non prendeva gol da una vita. 10 partite. Lo Spezia parte forte e Conti capisce che sta per finire male quell´avventura, ha come una sensazione in un paio di azioni sotto porta. Gabriele Guizzo infatti segna al minuto 25 e quando i cronisti guardano il cronometro e fanno due calcoli scoprono che Conti è rimasto imbattuto per un migliaio di minuti ed oltre. Un gol da ex, ma quello che avviene subito dopo è ancora più significativo. Con Conti a terra, con il fango nelle mani e la voglia di arrendersi ad una storia che poteva davvero renderlo unico, Osvaldo Motto, il capitano, invece di abbracciare Guizzo, va verso Conti, gli fa comunque i complimenti per quella lunga striscia e lo abbraccia. La scena non sfuggirà ad alcuni fotografi che immortalano questo momento di fair play unico, con il Picco, che di solito ruggisce, che invece quasi si commuove. Segnerà nella ripresa anche Bonanni, finirà 2-1.
Conti a fine gara riferirà ad un cronista:" Il gesto del loro capitano vale una medaglia".

ARMANDO NAPOLETANO



Fonte: UNVS La Spezia La Spezia www.unvsliguria.it