francesco ghettini giovane speranza nel nuoto di fondo è socio unvs

19-09-2017 17:18 -

Grancesco Ghettini, è iscritto alla Sezione "O. Lorenzelli - F. Zolezzi" della Spezia.

http://www.unvsliguria.it/Coppa-Byron-2017-Francesco-Ghettini-e-Gaia-Naldini-sono-i-vincitori-Entrambi-sono-Soci-UNVS.htm

Ecco il Curriculum Sportivo di Francesco, scritto di suo pugno.

Sono nato il 10 ottobre del 1996 a Genova.
Mio padre è un meccanico con la passione per la pallanuoto e mia madre una farmacista.
Fu grazie a mio padre che io e il mio fratello maggiore ci avviammo verso il mondo del nuoto. Iniziai a frequentare la piscina fin dall´età di due anni. Mi allenavo con la Genova Nuoto. Da piccolo il mio stile preferito era la rana ed infatti, all´età di 10 anni, ottenni i miei primi risultati a livello regionale sui 100 e 200 rana..
Una volta diventato esordiente A mi avviai al mondo del mezzo fondo con i 1500 stile libero. Prima di quel momento lo stile liberista di famiglia era mio fratello. Un giorno mi sfidò a fare il mio primo 1500 e non volendomi mostrare inferiore a lui diedi il massimo. Ho sempre visto mio fratello come un punto di riferimento e potermi finalmente confrontare con lui mi ha reso orgoglioso. Grazie a lui ho scoperto l´agonismo e ciò mi ha spinto a superare i miei limiti. I primi anni in cui praticavo lo stile libero non portarono subito grandi risultati; ero ancora poco sviluppato rispetto ai miei coetanei e non ero bravo a fare le virate con la capriola. Nel 2010 partecipai al mio primo campionato italiano di categoria sui 1500 stile libero ma, un po´ per l´ansia, un po´ per l´impreparazione, sbagliai la strategia di gara e mi piazzai undicesimo.
L´anno dopo, con la voglia di rivalsa, mi presentai di nuovo ai campionati italiani e nonostante partissi nella batteria piu lenta mi piazzai quinto a soli due secondi dal podio. Ancora ora sono convinto che se fossi partito nella batteria più veloce il podio sarebbe stato mio. Nello stesso anno partecipai anche ai miei primi campionati primaverili di nuoto di fondo. Per i ragazzi della mia età la distanza da percorrere erano i 3000 metri stile libero. In seguito a una gara in rimonta mi piazzai terzo e ottenni la mia prima medaglia a livello nazionale. Nonostante il mio bel risultato la frase che mi sentii più dire dai miei compagni di società era "tu sei matto a fare gare del genere".
A Genova eravamo solo in tre a praticare gare su quella distanza e spesso gli altri ragazzi si divertivano a prenderci in giro convinti che fossero gare di serie B.
Inoltre gli spazi acqua non erano eccessivi e il mio allenatore, Nicola Morando, doveva combattere per permetterci di fare allenamenti più incentrati sulla resistenza rispetto che alla velocità. L´anno seguente partecipai di nuovo ai campionati italiani primaverili di nuoto di fondo e ottenni il mio primo oro. Inoltre partecipai anche alla mia prima gara in acque libere all´idroscalo di Milano. Era la selezione per gli europei giovanili. Non avendo mai partecipato a una gara del genere non sapevo come comportarmi e quindi feci quasi tutta la gara in testa. Sul finale, in seguito ad un contatto durante l´utimo giro di boa, persi molte posizioni e, nonostante riuscii a superare alcuni miei avversari, non arrivai sul podio e di conseguenza non riuscii a guadagnarmi la convocazione per gli eurojunior. Purtroppo in quella gara non conoscevo nè il concetto di scia nè quello di giro di boa e credo sia stata questa la mia condanna. In seguito venni ripagato di tutti i miei sforzi con la prima convocazione in nazionale giovanile per alcuni collegiali.
Finalmente avevo la possibilità di nuotare in un ambiente che mi spronasse fatto di ragazzi con la mia stessa passione. Sotto la guida di Roberto Marinelli, Simone Menoni e Fabio Venturini imparai tutto ciò che dovevo sapere sul nuoto di fondo. Il caso vuole che al mio primo collegiale venni messo in stanza proprio con il ragazzo che mi aveva affondato in quell´ultimo giro di boa. Pensavo che sarebbe stata una convivenza difficile e invece imparai la cosa più bella del nuoto di fondo; in acqua può capitare che avvengano dai contatti o delle scorrettezze spesso involontari, ma una volta usciti dalla gara siamo tutti ragazzi normali e l´amicizia supera qualsiasi cosa sia successa in acqua.
Quel ragazzo è tutt´oggi uno dei miei piu grandi amici.
Nel 2013 riuscii a conquistare un´altro terzo posto ai campionati giovanili. Al contrario dell´anno precedente partecipai con ragazzi piu grandi e capii di iniziare ad essere sempre più competitivo. Nello stesso anno venni convocato per fare una gara a Senigallia con la nazionale giovanile. Il commissario tecnico voleva vedere come ce la saremmo cavata in una gara in mare. Io, in seguito alla gara all´idroscalo dell´anno precendente, mi ero voluto allenare molto in mare e avevo partecipato a molte gare del circuito FIN. In esse avevo conosciuto una figura che negli anni è sempre stata un punto di riferimento, Edoardo Stochino. Osservandolo avevo imparato molto e conoscevo qualche trucchetto per cavarmela meglio in mare aperto. Il giorno della gara a Senigallia il mare si era scatenato e, a causa delle onde, la gara era stata accorciata da 5 a 3km. Sapevo che era la mia occasione per mettermi in bella luce e allora diedi il massimo. Gli ultimi 200 metri di gara erano a favore d´onda. Allo scatto eravamo solo in tre.
Misi in pratica ciò che avevo imparato nell´estate precedente e sfruttando al meglio le onde arrivai primo. L´anno seguente ai campionati italiani primaverili venni battuto da un ragazzo molto forte in vasca che si stava avvicinando al mondo del fondo. Sapevo che su uno scatto era molto più forte di me quindi quando mi presentai alle selezioni per gli eurojunior avevo pronta la mia strategia di gara. Le selezioni venivano fatte all´interno dei campionati italiani assoluti dove c´erano tutti i più forti atleti italiani. Partita la gara da 10km mi misi subito in scia dei primi e riuscii ad andare in fuga dai miei rivali. Mi piazzai primo di categoria e decimo assoluto guadagnadnomi la qualificazione per gli eurojunior di Zagabria. A Zagabria scoprii a mie spese che le gare a livello internazionale erano completamente diverse da quelle da me fatte fino ad allora. Mi piazzai decimo nella gara individuale e sfiorammo il podio con un quarto posto nella gara dell´event team. In seguito venni convocato per i mondiali juniores sul lago Balaton. A causa della temperatura proibitiva non riuscii a fare la gara che desideravo e mi piazzai undicesimo. Nell´event team uno dei miei compagni si senti male a causa dell´acqua fredda e ottenemmo di nuovo il quarto posto. Nel 2015 mi inforunai alla spalla e dovetti saltare gli appuntamenti più importanti della stagione. Nella sfortuna ebbi la possibilità di concentrarmi di più sullo studio e passai la maturità con un voto di 95/100. Soddisfatto dei risultati scolastici mi dovetti sedere a un tavolino e decidere cosa avrei voluto fare dopo la scuola. Parlandone con i miei genitori arrivai alla conclusione che il nuoto era il mio sogno e che se non avessi provato a veder fin dove potevo arrivare avrei potuto rimpiangerne per tutta la vita. Così dopo 16 anni nella Genova Nuoto decisi di cambiare società. Non fu una scelta facile perchè per me erano come una seconda famiglia. I ragazzi con cui ero cresciuto avevano capito che le gare di fondo erano allo stesso livello di quelle di vasca e per i più piccoli ero diventato un punto di riferimento. Il mio allenatore era cresciuto insieme a me nel mondo del fondo e quindi sapeva che se volevo diventare un professionista dovevo andare da qualcuno più esperto e in una squadra dove potevo avere un compagno di allenamento al mio livello.
Così iniziò la mia avventura nella Rari Nantes Spezia.
Qui ho la possibilità di allenarmi con Simone Menoni uno dei migliori tecnici italiani per quanto riguarda il nuoto di fondo e Andrea Bianchi un bravissimo ragazzo con un curriculum natatorio di tutto rispetto. Il team è anche formato da Antonio d´Aria e Stefano Rosettani, che mi allenano in piscina, e Giorgio Biagetti, il mio preparatore atletico.
Qui a Spezia iniziai la preparazione per la 25km.
Il primo periodo fu il più duro; gli allenamenti di Simone sono molto intensi. Io e Andrea facciamo 10 allenamenti da due ore a settimana più due sedute di palestra. In media ci aggiriamo intorno ai 90-100km settimanali. I risultati non tardarono ad arrivare; nel primo anno a Spezia ottenni un bronzo ai campionati italiani primaverili di categoria sulla 5km, un argento di categoria ai campionati estivi sulla 10km e nella stessa gara un settimo posto assoluto. Negli stessi campionati partecipai alla mia prima 25 km ma mi ritirai a 17km a causa dell´acqua troppo fredda. A settembre dello stesso anno parteciai per la prima volta alla coppa Byron, una delle gare più prestigiose a livello italiano. Mi piazzai secondo dietro Mario Sanzullo.
Infine in quest´ultimo anno ho partecipato di nuovo agli italiani assoluti. Nella 10 km a causa di alcuni errori durante la gara arrivai unidicesimo in fondo al gruppo di testa. Nella 25km avevo voglia di mostrare che valevo di più rispetto al misero risultato ottenuto nella 10 km. Nonostante alla partenza fossi il più giovane son riuscito a piazzarmi quinto.
In seguito alla 25km preparai di nuovo la coppa Byron e questa volta ne uscii vincitore.
https://www.youtube.com/watch?v=RntxSdQq958

Ho molti obbiettivi per il futuro e spero di raggiungerli tutti ma so che senza i sacrifici e l´appoggio della mia famiglia non sarei dove sono ora.

http://www.unvsliguria.it/Dominio-della-Rari-Nantes-nei-campionati-regionali-di-nuoto-di-fondo.htm

http://www.unvsliguria.it/Lerici-SP-Commemorazione-del-Vigile-del-Fuoco-Angelo-Noceti.htm


FRANCESCO, un grosso in BOCCA AL LUPO dal CD di UNVS La Spezia !






Fonte: UNVS La Spezia La Spezia www.unvsliguria.it