Il calcio è poesia - La partita che nessuno vide mai

10-01-2018 17:10 -

- Easter Road non è uno stadio, ma una preghiera. Quattro mura ed un ingresso dal basso, ma non troppo basso. Quando giochi lì è come se le squadre avversarie inizialmente si smarrissero, rimaste ´cecate´ dall´attimo fatale dell´ingresso. Uno stadio che ha visto gol beffardi e crudeli, un esempio di umanità calcistica, sarcastico il giusto, come quando George Best, al vedersi lanciare una lattina a pochi metri dalla bandierina del corner, la raccolse e la bevve, provocando l´ilarità dei tifosi Rangers. Easter Road è un ampolla con dentro una sfera che picchia su ogni alto. Impossibile non notarlo. O quasi, perché ci fu un giorno che neppure chi assiepava quelle quattro mura riuscì a vedere cosa in realtà si stesse giocando e si trattava di un derby, quello di Edimburgo, Hibernian contro Heart, primi giorni del 1940, gennaio, neanche la data è certa sui giornali del tempo. Su quegli spalti pur in giorni di allarmi aerei, arrivarono quasi in 15 mila, con un rischio nebbia pesante. La BBC trasmette quella gara e Bob Kingsley deve commentarla alla radio, ma al giornalista arrivano input chiari dalla regia;: non deve dare punti di riferimento nel suo racconto ai bombardieri della Luftwaffe, non deve calcare la mano. Per chi è lontano da Edimburgo la nebbia non deve esistere, soprattutto per i tedeschi pronti ad altri raid, nel pieno della guerra. Il match è di quelli incredibili in tutti i sensi, finirà 6-5 per gli Heart in un capovolgersi di situazioni al limite del paradosso che nessuno però, Bob compreso potrà vedere. La rete decisiva segnata da Tommy Walker è reale solo per lui, visto che oramai con lo stadio al buio, nessuno la vede, neppure alcuni suoi compagni che continua non a giocare come se nulla fosse. Kigsley fa avanti nella radiocronaca impossibile 30´ oltre che il match sia realmente finito perchè non ode il triplice fischio e non vede nessuno uscire dal campo. Un inserviente e qualche spettatore dopo un po´, vanno a cercare per il campo Donaldson che era ancora a chiamare i compagni per ricevere il pallone. Perfino l´arbitro perde il controllo e prima di fischiare la vera fine ne fischi una anticipata, scusandosi e chiedendo ai giocatori di rimanere in campo ancora per qualche minuto. Quelli che riesce ad avvisare. Qualche spettatore aiuta Bob e scende fino ai limiti del campo per cercare di capire chi stia giocando e chi è già entrato nello spogliatoio. La nebbia diventerà ancora più fitta dopo circa un´ora.
Il giorno dopo, alcune cronache parlarono di quella partita come il match "che nessuno vide mai".

ARMANDO NAPOLETANO



Fonte: UNVS La Spezia La Spezia www.unvsliguria.it