Conclusa la 58^ Assemblea Nazionale a Stresa

31-05-2019 11:31 -

La splendida località di Stresa sulle rive del lago Maggiore, ha ospitato la 58a Assemblea Nazionale dell'UNVS, organizzata dalle sezioni piemontesi e “in primis” dal delegato regionale Nino Muscarà e dal presidente della sezione di Biella, Sergio Rapa. Aperta nella suggestiva cornice di quella che fu una residenza nobiliare, ovvero il Grand Hotel Bristol, l'Assemblea presieduta da Gianfranco Guazzone, si è aperta con l'inno nazionale e successivamente il silenzioso raccoglimento per ricordare il vice presidente nazionale Nino Costantino, recentemente scomparso. Poi via ai lavori, davanti ai massimi vertici nazionali dei Veterani dello Sport e ai rappresentanti di 67 sezioni per 5543 soci complessivamente (il 69% degli iscritti totali), con la relazione del presidente nazionale Alberto Scotti. Numerosi i punti toccati, a cominciare dalla legge di Riforma dello Sport che ridimensiona il Coni e coinvolge anche l'UNVS, all'intensa attività svolta in chiave sportiva, culturale e ricreativa. In particolare Scotti si è soffermato sulla geniale iniziativa della sezione di Novara che ha lanciato una nuova disciplina, il Calcio Camminato, veicolo di promozione della stessa UNVS, nonché dei rapporti e convegni avviati con gli istituti scolastici in materia di temi di scottante attualità, quali la lotta al bullismo e alla droga. Il vice presidente vicario nazionale Gianfranco Vergnano, in tema di bilancio, ha sottolineato la chiusura positiva del 2018 nei conti invertendo la tendenza del passato, anche se la necessità di reperire risorse resta sempre all'ordine del giorno. Risvolto favorevole anche per lo stop all'emorragia dei tesserati, rimasti sostanzialmente stabili o quasi, nel numero di 7979 iscritti in rappresentanza di 128 sezioni (su tutte Massa con 485 soci) sparse su tutto il territorio del paese. A Vergnano ha fatto seguito l'intervento di Giuliano Persiani, presidente del Collegio dei Revisori dei Conti. Quindi, davanti al presidente emerito Gian Paolo Bertoni e a cura del segretario generale Ettore Biagini, momento solenne della giornata, nella consegna delle benemerenze ai numerosi meritevoli soci dell'Unione. Successivamente è stata la volta dei vari interventi, tra cui quello del creativo e fantasioso Enrico Cerri di Cecina, che sottolineato la necessità di allargare il proselitismo, lavorando con capillari iniziative sul territorio volte a creare nuove sezioni. Cerri ha anticipato l'entrata nel consiglio direttivo del neo eletto Domenico Postorino in sostituzione dell'indimenticato Costantino. Quindi l'Assemblea ha vissuto il momento centrale in occasione della presentazione del nuovo statuto (letto dal consigliere nazionale Pino Orioli a nome della commissione che lo ha elaborato), e che ha sollevato un intenso dibattito. Nodo focale l'articolo 28 comma 3, che ha dichiarato che non sono eleggibili alle cariche di Presidente e Consigliere coloro che rivestono cariche direttive nazionali di gestione in altri Enti del Terzo Settore che non abbiano finalità sportive. Dal dibattito sono scaturite in merito due mozioni, una favorevole sostenuta da Prando Prandi, l'altra contraria argomentata da Nino Muscarà, ed entrambe discusse anche da altri interventi Somaglia, Persiani, Cerri, Bardelli e Desana. Alla fine ha prevalso la mozione Prandi con 57 voti contro 35. Infine, raffica di interventi per quanto riguarda le cosiddette “varie”, tra cui quello del professor Piredda che ha sostenuto la necessità di realizzare progetti nell'ambito della formazione, della Sparapani (Cecina) che ha lanciato l'interessante idea di un tema nazionale, quale filo conduttore annuo, per tutte le sezioni (ad esempio, la lotta al tabagismo). A questi sono seguiti Arena, Landi, Gentile e Pellegrini che ha ufficialmente avanzato la candidatura di Roma nell'organizzazione dell'Assemblea Nazionale 2021, mentre il prossimo anno è già ufficiale la sede di Treviso. Le conclusioni di Scotti hanno infine decretato la chiusura dei lavori.

Paolo Buranello