La marcia verso Tokyo si farà nel salotto della città

02-07-2019 09:28 -



Scelta Via Chiodo per ospitare la 10 km dei nazionali assoluti di atletica leggera del prossimo anno. Tra l'arsenale e i portali di Buren, la città va in vetrina a poche settimane dall'Olimpiade.


La Spezia - E' la gara che aprirà la giornata finale dei campionati nazionali assoluti di atletica leggera.
L'unica che esce dal campo sportivo dove si svolgono tutte le altre competizioni e si sposta in strada.
Una vetrina mediatica importante per la città che ospita l'evento. La Spezia ha scelto la sua per l'edizione del 2020: sarà Via Domenico Chiodo.
La progressione caratteristica dei migliori marciatori e delle migliori marciatrici d'Italia occuperà il salotto buono della città.

Visitato negli scorsi giorni, a cavallo dei campionati di società tenutisi al "Montagna", ha ricevuto il placet degli emissari della FIDAL che hanno valutato il contesto e la qualità dell'asfalto.

La distanza su cui si compete sono i 10 chilometri, da marciare su un circuito tra due punti fissi.

Molto probabilmente sarà usata proprio Piazza Chiodo e la statua del maggiore del Genio del Regio Esercito, sotto cui sfilare per cambiare direzione, come uno degli estremi dell'anello. Da quel punto fino a Piazza Verdi sono circa 500 metri abbondanti.
La gara, che un tempo si teneva alla sera, è stata schedulata alla mattina nel programma dei prossimi assoluti a Bressanone che vedranno una presenza spezzina non solo in gara ma anche sugli spalti. Un'occasione per prendere appunti, per così dire, in vista dell'impegno spezzino dell'anno seguente.

La durata della dieci chilometri si aggira attorno alle due ore contando sia la maschile che la femminile.
Potrà essere seguita comodamente dagli appassionati a bordo strada, ma soprattutto c'è l'occasione di piazzare davanti alle telecamere della Rai una delle zone più belle del centro storico, con i palazzi porticati di periodo ottocentesco e liberty, la parte più storica e monumentale dei giardini, la statua equestre di Garibaldi e le due piazze con la porta principale dell'arsenale.
Particolari che particolari non sono, da sfruttare appieno per ottenere il maggior risalto possibile per la città. Il tutto a ridosso delle Olimpiadi di Tokyo che inizieranno poche settimane dopo.
Curiosamente, c'erano altre tre location in città che erano state vagliate per ospitare la marcia. Scartata subito la Passeggiata Morin per la qualità del selciato, non ottimale per gli atleti, si era pensato anche al Porto Mirabello.
Ipotesi affascinante anche quelle dell'interno dell'arsenale, magari sfruttando la probabile presenza nella base di Nave Vespucci in quel periodo per offrire uno sfondo unico al mondo alle telecamere. Motivi di sicurezza militare hanno però suggerito una scelta più praticabile.


ANDREA BONATTI



Fonte: UNVS La Spezia - La Spezia www.unvsliguria.it