Giorgia Valanzano, Campionessa del Mondo: a Barcellona è trionfo

09-08-2019 14:28 -

Dopo i due bronzi, ecco il gradino più alto del podio nei 15mila.


GIORGIA VALANZANO, giovane fortissima pattinatrice in linea, ha aggiunto ulteriori prestigiosi trofei al suo già consistente palmares.

Giorgia è GIOVANE TESTIMONIAL dell'UNVS, iscritta alla Sezione UNVS "O. Lorenzelli - F. Zolezzi" della Spezia.

Ottimo il suo rendimento scolastico, anche a tutt'oggi: in particolare nel 2015 si è aggiudicata una delle Borse di Studio messe in palio dall'UNVS Nazionale

Ancora medaglie agli World Roller Games di Barcellona, anno 2019, per la giovane pattinatrice in linea spezzina Giorgia Valanzano, categoria juniores.
Dopo i due bronzi conquistati qualche giorno fa nei 10mila metri a eliminazione e nei mille metri, l'atleta in forza al Gruppo Pattinatori Savonesi ha letteralmente sbancato, conquistando il titolo di campionessa del mondo nei 15mila metri a eliminazione, confermandosi ancora una volta come una delle migliori della categoria juniores.
Un oro raggiunto sotto la guida dei tecnici Massimiliano Pittatore e Matteo Poletti.




CRONISTORIA SPORTIVA DI GIORGIA VALANZANO (2018 - 2019)

Giorgia Valanzano, debutta alle Olimpiadi Giovanili di Buenos Aires 2018 e porta a casa una bellissima medaglia di bronzo, conquistata grazie alla tenacia e alla capacità di non arrendersi anche quando tutto potrebbe sembrare perduto.
Il primo giorno di gara ha un sapore un po’ amaro per Giorgia: il quarto posto nella 5.000 mt
Eliminazione, mette seriamente a rischio il podio, nonostante il terzo piazzamento nella 1.000 mt sprint.
Nonostante questo, nella seconda giornata, Giorgia dà il meglio di sè nella 500mt+D, passando senza problemi i quarti e le semifinali. In finale, conduce un testa a testa emozionante con la colombiana Gabriela Rueda Rueda, Oro Olimpico, davanti alla francese Honorine Barrault e alla taiwanese Kuanchih Wang: la me-daglia d’argento sfuma per il miglior piazzamento della Barrault nella 5.000mt E, ma è comunque Podio Olimpico.
E, ovviamente, anche a tutte quelle persone che, da casa, mi hanno incitato durante le gare”.


https://sportdonna.it/pattinaggio-giorgia-valanzano-si-racconta-sogno-il-mondiale/

Alle Olimpiadi Giovanili di Buenos Aires 2018 Giorgia Valanzano, spezzina ma tesserata per il Gruppo Pattinatori Savonesi, è stata tra le grandi protagoniste portando a casa una medaglia di bronzo

Qual è stato il momento più bello?
“È difficile scegliere il momento più bello, perché ce ne sono stati molti. Ma penso che quello più emozionante sia stato salire sul podio di fronte a tutta quella gente”.

Prima di partire per Buenos Aires, ti aspettavi una medaglia?
“Sicuramente la sognavo tanto. Vincere è stato ancora più bello, perché inaspettato”.

Dopo la prima giornata, in cui eri quarta in classifica parziale, quali erano le sensazioni?
“Sapevo che non era una posizione molto favorevole perché avevo superato la metà delle gare e mi rimaneva soltanto una chance per il giorno succes-sivo. Ho cercato di rimanere comunque concentrata sulla gara seguente perché credo che tutto possa succedere e bisogna crederci fino in fondo”.

Come nasce la passione per i pattini?
” Dodici anni fa per caso. Da piccola ero molto agitata e non stavo mai ferma, così ho iniziato a pattinare intorno a casa insieme a mia cugina, per poi iscrivermi a una società locale. Mi è piaciuto da subito e ho deciso di continuare”.

La prima vittoria?
“Risale al 2009 quando ho vinto i campionati regionali, categoria giovanissima. Ma per me è più significativa, nel 2012, la vittoria del Trofeo Nazionale Bruno Tiezzi”.

In una corretta crescita, sport e studio sono imprescindibili. Nel tuo caso, come riesci a conciliare i pattini con la scuola?
“Per me è molto difficile perché vivo a La Spezia, dove frequento il Liceo Scientifico Sportivo, e mi alleno a Savona. Durante la settimana, frequento le lezioni a casa e mi alleno da sola, per poi trasferirmi nel weekend a Savona, dove posso allenarmi con la squadra. E’ molto dura conciliare tutto, so-prattutto perché gli spostamenti richiedono molto tempo. Ma riesco a ottenere buoni risultati in entrambi gli ambiti: quindi va bene così!”.

Come vedi il tuo domani sportivo e professionale?
“Il mio sogno rimane quello di vincere un mondiale. Professionalmente vorrei, invece, diplomarmi e continuare gli studi all’università”.

Cosa ha significato per te l’Olimpiade?
“È sicuramente un sogno che si realizza! Ed è un po’ quello di tutti i pattinatori. Mi sono sentita davvero orgogliosa e fortunata a poter vivere questa esperienza. È un’occasione che capita poche volte nella vita: tutti sognano questo momento, pochi hanno la possibilità di viverlo. Mi auguro che, un giorno, tutti possano avere la possibilità di partecipare a un’Olimpiade perché è davvero bellissimo. Tutto è andato oltre le mie aspettative”.

A Buenos Aires eravate soli: tu e Vincenzo. Di solito come vivi la presenza delle compagne? E’ più la rivalità o l’amicizia?
“Negli anni, ho legato molto con alcune delle mie compagne e, spesso, con loro condivido la stanza perché ci troviamo molto bene insieme. Devo dire che a Buenos Aires mi sono mancate davvero tanto: sapere di averle al mio fianco, durante le gare, mi dà tranquillità. Ormai ci conosciamo bene e ci aiutiamo durante i periodi di difficoltà. Comunque sono riuscite a starmi vicine anche da così lontano: ho davvero sentito il loro affetto! Il rapporto che si è creato è sicuramente d’amicizia. Ne è la dimostrazione il fatto che molte di loro sono venute ad aiutarmi durante gli allenamenti in preparazione per le Olimpiadi e sono molto grata per questo”.

Ti senti più forte nelle gare sprint o in quelle endurance?
“Sinceramente non lo so ancora perché mi piacciono entrambe le distanze, anche se preferisco sempre le gare di mezzo fondo. Una via di mezzo, in-somma: né troppo lunghe, né troppo corte”.

Sappiamo delle tue passioni. A quale non rinunceresti per niente al mondo tra lo shopping con le amiche, un film, la musica o un piatto di pasta alla carbonara?
“Penso che sceglierei sempre le amiche: ho poco tempo a disposizione ma, alla fine, riesco a non perdermi nulla. Penso che sia importante avere un equilibrio e cercare di sfruttare al meglio il tempo libero”.

E per concludere: una o più dediche!
“Per prima, dedico questa medaglia alla mia famiglia che mi ha sempre sostenuta e messo nelle condizioni migliori per diventare la persona che sono oggi; alla mia squadra, il Gruppo Pattinatori Savonesi; ai miei allenatori, che hanno fatto in modo che tutto questo diventasse possibile; ai miei com-pagni, che sono stati sempre disponibili ad aiutarmi; e alle persone che mi hanno sostenuto durante questa stagione, con il migliore materiale tecnico. Infine, al mio CT Massimiliano Presti, che ha creduto in me fin dal primo momento e mi ha accompagnato fino a questo risultato, alla Federazione Italiana




https://www.lanazione.it/la-spezia/sport/giorgia-valanzano-1.4432620

La Spezia, 8 febbraio 2019 - Quando ce la troviamo davanti per questa intervista, non possiamo che notare i suoi due grandi occhi azzurri, la pelle fresca, la parlata tranquilla. Sembrerebbe una bella adolescente come tante altre, se non fosse per quella felpa con i colori della Nazionale e i cinque cerchi olimpici che indossa. Giorgia Valanzano è un asso del pattinaggio di velocità, in cui ha raggiunto i massimi livelli da juniores, delle Olimpiadi ai Mondiali, in un 2018 da favola.

Dal 2011 nell’Asd Gruppo Pattinatori Savonesi, allenata da Matteo Polletti, studentessa del Liceo "Pacinotti" della Spezia ad indirizzo sportivo (https://www.unvsliguria.it/I-ciu-bravi-fanti-de-Speza-ecco-i-prescelti-dello-Scientifico.htm), viene presentata dal preparatore atletico e fisioterapista Luca Mastrantonio, che la segue nello Studio Reformer di via Corridoni.
“Non posso che sottolineare il duro sacrificio suo e della famiglia – racconta -, oltre che quello fisico e mentale; è umile, sa affrontare il quotidiano e le difficoltà. Insieme a Luca Ghello, cerco di farla ‘funzionare’ il meglio possibile.
Il problema sono le strutture: abbiamo provato a lavorare a Bottagna e a Castelnuovo, ma mancavano le basi.
E ricordiamo il suo peregrinare fra Versilia e Genova. Sarebbe interessante capire se si potesse asfaltare l’anello esterno della pista del Montagna”.
Giorgia spiega cosa c’è dietro alla sua incredibile sequela di medaglie…e nel dietro le quinte della sua vita.

Come ti approcci a questa disciplina, in cui raggiungete i 40/50 km/h, con medie di 30/38?
“L’adrenalina è tanta: si tratta di uno sport di forza, ma devi esser leggiadra e metterci tanto sacrificio. Fondamentali determinazione e testa”.

Cosa servirebbe per farti allenare qui anche sui pattini?
“Il top sarebbe una pista sopraelevata parabolica: sarebbe molto, ma anche un circuito stradale asfaltato potrebbe andar bene”.

Nel tuo cammino ha una parte fondamentale la famiglia.
“La vita dei miei genitori Daniela e Alessandro e di mio fratello Mattia è improntata sulle mie attività; mi accompagnano alle gare, agli allenamenti, per fortuna ci sono gli sponsor tecnici, ma servirebbe un aiuto per le spese che loro sostengono”.

Quali sportivi ti ispirano?
Arianna Fontana, che fa pattinaggio su ghiaccio e con cui vedo tante affinità, Gianmarco Tamberi, Greg Paltrinieri e Simona Quadarella”.

Cosa fai nel tuo tempo libero?
“Ne ho molto poco, fra scuola e sport. Cerco di star con le amiche e con le mie cugine e se sono a casa, mi piace fare shopping”.
Sei molto social (mentre scriviamo, documenta la sua partecipazione ai campionati italiani indoor a Pescara: oro nella 5000 a punti, argento nella 1000, ndr).
“Mi piace usarli, le mie pagine sono prevalentemente dedicate allo sport, perché la mia vita è tutta lì”.

Qual è il tuo sogno?
“Questo sarà il mio ultimo anno da junior e vorrei vincere il World Roller Games a Barcellona (vinto, ndr); per il resto, desidero tanto entrare in un Corpo: cambierebbe notevolmente il prosieguo delle mie attività”.






Fonte: UNVS La Spezia - La Spezia www.unvsliguria.it