Escursione in canoa sul lago Arvo con Kalabrian H20 e il Circolo Nautico lametino.

30-09-2019 14:27 -



Di Aldo Puija e GS Martino Di Simo (2019)
L’instancabile presidente del Circola Nautico Lametino e vice presidente della Sezione di Falerna, Aldo Puija, in collaborazione con il Kalabrian H20, ha realizzato il progetto per una escursione in canoa, sul Lago Arvo, in Sila in provincia di Cosenza. Questo lago è artificiale, fu creato tra il 1927 e il 1931 allo scopo di creare un bacino idroelettrico. La diga del lago Arvo è unica nel suo genere in Calabria, perché realizzata non in cemento armato e calcestruzzo, bensì in argilla e terra compatta. Lunga 280 m (record di quel tempo), e alta 22 m, all'epoca della sua realizzazione era la più lunga e grande diga costruita in Italia.Il progetto della diga, completamente rivoluzionario per quell'epoca, poté essere attuato grazie alle caratteristiche del bacino idrico, meno ripido rispetto agli altri bacini silani, e quindi esercitante una minor pressione sulla diga stessa. A fine lavori, terminati nel 1932, la diga e tutto il suo complesso, furono inaugurati dai principi Umberto di Savoia e Maria José. L'escursione, centrata sul lago, è iniziata alle 10 su acque tranquille che riempiono il bacino intorno a un'isola, formata da un monte, che in seguito al riempimento del bacino, è rimasto in parte emerso raggiungendo la profondità di 30 metri. Gli escursionisti, durante il giro completo, hanno potuto godere di un panorama incantevole, con elementi di memoria storica e di attualità. Infatti, mentre la canoa continua il suo giro per 24 km, le sponde del lago narravano, attraverso i fossili, l'abilità di pescatori che sfruttavano le antiche conche lacustri con un particolare metodo di pesca con le reti. La panoramica che abbraccia l'orizzonte del lago vulcanico in lontananza offre la visione di mucche al pascolo e con il loro latte si ricava il famoso caciocavallo silano. Infatti, la particolare forma di questo prodotto silano è quella di un cavallo dal colore paglierino; i legacci intorno al collo richiamano le briglie del cavallo. Per questi “giovani” canoisti non mancano i futuri progetti e il prossimo appuntamento, sarà ancora più avventuroso, sulla Costa Viola tra Scilla e Cariddi".