LA SOCIETA’ SPORTIVA

10-05-2020 17:24 -


Il mio impegno sportivo si è svolto all’interno della Polisportiva Conselice settore pallavolo per 25 anni con il ruolo di segretario.
Per me è stata un’esperienza straordinaria, dove ho collaborato con tecnici molto preparati, dirigenti sempre presenti e tutti assieme abbiamo creato un ambiente sano ottenendo buoni risultati tecnici.

Da questa esperienza ho pensato di trasmettervi un mio modello di società sportiva che per molti aspetti ho vissuto.

Per una buona organizzazione, si parte da un organigramma articolato per settore, tenendo presente che tutti quelli che collaborano sono volontari.
presidente responsabile in toto della società deve mantenere buoni rapporti all’interno con i dirigenti, con il settore tecnico (allenatori, preparatori), con gli atleti, con le famiglie, con tutti gli altri i volontari che ruotano intorno alla società; all’esterno con gli organi federali, le altre società, con gli enti locali, con gli organi di comunicazione, nelle pubbliche relazioni e soprattutto con gli sponsor che sono l’unica risorsa vitale per fare attività,
vice presidente coadiuva il presidente in tutti ruoli
consiglieri (di settore, tesoriere, addetto stampa, addetto alle pubbliche relazioni, addetto al marketing e al reperimento delle risorse);
segretario: è il “cuore” della Società Sportiva, è il responsabile dei tesseramenti, iscrizioni ai campionati, visite mediche e relative scadenze, archiviazione comunicati federali e CONI, convocazioni, assicurazione dei giocatori e dei tecnici, “cura” del bilancio, registro giocatori, pagamento quote, impianti, orari, pagamenti dei tecnici e scadenze, organizzazione dei corsi, iscrizioni dei tecnici ai corsi di formazione e di aggiornamento, organizzati dalle Federazioni Sportive Nazionali e dal C.O.N.I.;
responsabile tecnico generale: ha il compito di coordinare tutta l’organizzazione interna della Società e la partecipazione delle squadre e degli atleti alle diverse manifestazioni e gare;
responsabili tecnici di settore maschile e femminile seguire tecnicamente l’attività di ogni squadra, indire riunioni periodiche di verifica con i tecnici delle diverse discipline sportive, seguire gli allenamenti e le partite e fornire indicazioni e consigli ai tecnici; responsabile della sicurezza che deve: a) verificare la completa certificazione medica dei singoli atleti , b) reclutare il maggior numero di tesserati (dirigenti, tecnici, giocatori, genitori) per sostenere il corso di idoneità all’uso del defibrillatore (obbligatorio dal 1 luglio 2017), c) verificare la sottoscrizione di idonee coperture assicurative
tecnici: sono il punto di riferimento dei dirigenti e degli atleti e parte importante e fondamentale della struttura tecnica della Società. Il ruolo dell’allenatore/educatore rappresenta dopo la famiglia e la scuola la terza figura di accompagnamento della crescita dei giovani e si trova ad assolvere molti ruoli nello stesso tempo: istruttore, insegnante, animatore. Gli obiettivi educativi vanno così oltre la preparazione fisica e l’allenamento: guidare lo sviluppo corretto dell’autostima, la corretta percezione di se e l’educazione al rispetto e al fair play occorre avere un dialogo continuo con gli atleti che spazi sulla loro vita private ed un rapporto, quando è possibile, con i genitori per capire meglio le varie situazioni e le eventuali fragilità per poterle affrontare, con i dovuti metodi.

Ogni Istruttore deve tenere un registro con i nomi degli atleti, le annotazioni, le osservazioni, le presenze e le assenze, i test somministrati (motori generali e specifici) all’inizio dell’attività agonistica, durante e alla fine dell’anno; inoltre devono presentare al responsabile tecnico generale e ai responsabili tecnici di settore la programmazione annuale, e relativi obiettivi con verifica programmata;
squadre: partecipanti ai corsi di formazione di educazione motoria e gioco-sport, ai campionati giovanili (allievi/e, cadetti, Juniores) di diverso spessore (provinciale, regionale, nazionale). E’ importante che la “piramide” degli atleti sia larga e solida, in modo che si possano “coprire” tutte le categorie dei campionati (ognuno deve partecipare al proprio campionato e in via eccezionale può giocare in due campionati o trofei);
– dirigenti accompagnatori: rappresentano la Società nelle manifestazioni (addetti al tavolo, agli arbitri, ai giudici di gara) e sono responsabili nei confronti degli organizzatori;
medico sociale e fisioterapista: seguono in modo continuativo gli atleti, in fase di prevenzione, in occasione di infortuni e nei postumi degli incidenti; seguono le gare e gli allenamenti.
- mental coach: altra significativa figura di sostegno sia per il settore giovanile che per la prima squadra capace di motivare per recuperare il giusto rendimento dell’atleta o del dirigente.

DIRIGENTI
La dirigenza societaria, deve impegnarsi a trovare il giusto equilibrio per lavorare in armonia con i collaboratori al fine di conseguire obiettivi organizzativi, quali:
– definire la direzione e i risultati da raggiungere con il budget finanziario e con il materiale umano a disposizione;
– pianificare e programmare (programma societario, tecnico-organizzativo, definizione dei compiti);
– organizzare l’attività (orari degli allenamenti, luoghi, addetti alle diverse squadre, trasferte, partite e gare “in casa”);
– motivare (essere presenti agli allenamenti e alle partite, consigliare, entusiasmare),
– comunicare (con atleti, tecnici e genitori);
– sviluppare l’attività (organizzare feste a Natale, Pasqua, fine anno con cena e tombolata per reperire i fondi, cercare sponsorizzazione, “vendere” bene l’immagine della Società, novità, idee, proposte, predisporre sciarpe, cappellini, zainetti, orologi con i colori sociali (da “vendere ai soci, atleti, genitori).

ATLETA
Rappresenta il patrimonio della Società Sportiva che va educato, valorizzato e soprattutto mantenuto all’interno della società
.
La società ha una grande responsabilità nei confronti dell’atleta in quanto ha il compito di educare e formare il giovane che dopo la famiglia e la scuola rappresenta il luogo di riferimento per la propria crescita.
Il ruolo importante del tecnico è innanzitutto conoscere l’atleta nella sua vita privata, come va a scuola, qual è il rapporto con i genitori; poi conoscere, se possibile i genitori per capire ed eventualmente affrontare i problemi che oggi giorno mostrano le fragilità del nucleo familiare.
L’atleta nella società sportiva deve sentirsi sereno, al riparo da altre situazioni di disagio sociale che spesso contagiano il mondo giovanile.
Il lavoro di una buona società è non perdere l’atleta che può, dopo la propria esperienza, continuare a giocare, fare il tecnico, il dirigente, il segnapunti ed anche l’arbitro.

CONCLUSIONI
Le Società Sportive, in special modo a livello giovanile, hanno bisogno di Dirigenti capaci di creare sinergie, di prendere delle decisioni, di creare entusiasmo, di trovare la strada giusta per raggiungere il successo.
Per successo non significa vincere un campionato o una competizione, ma essere in pace con se stessi, sicuri di avere dato il massimo per raggiungere gli obiettivi prefissati.
E’ questa una “mission” importante, che ha bisogno di strutture solide e ben organizzate, di persone competenti, entusiaste e motivate.
Il Dirigente di una Società Sportiva deve essere professionale, deve acquisire progressivamente esperienza, deve conoscere bene il mondo dello sport e le persone che vi gravitano attorno.
Un passaggio importante nel miglioramento della professionalità del Dirigente è costituito dalla presa di coscienza che non è solo lui ad influenzare la Società, ma è anche la Società che cambia il Dirigente.


Gigi Tubertini
Consigliere Sezione UNVS “Bassa Romagna”



Fonte: Addetto stampa Sezione UNVS Bassa Romagna www.unvsromagna.it