SEZIONE U.N.V.S. "A. CASADEI" - RIFLESSIONI IN CASA U.N.V.S.

27-10-2021 16:52 -

PERCHE' ESSERE SOCI DELL'UNIONE NAZIONALE VETERANI DELLO SPORT?

Il Comune di Forlì ha recentemente effettuato una ricerca al fine di censire tutte le associazioni che operano nel nostro territorio e da tale lavoro è emerso che nel forlivese sono operative circa centonovanta iniziative solidaristiche.
La realtà è assai composita in quanto sono attive articolazioni locali di noti club nazionali ma nel contempo sono numerose le associazioni di carattere più strettamente legate al territorio.
Il loro campo di azione copre i più svariati settori (da quello della sicurezza, a quello del divertimento, del gioco, del dopolavoro in genere e via di seguito). A questo elevato numero di gruppi organizzati vanno poi aggiunte le organizzazioni di tipo assistenziale, ecclesiastico e politico.

In questa variegata situazione sorge spontanea la domanda di quale spazio possa avere a Forlì la U.N.V.S., l'Unione Nazionale Veterani dello Sport.

Ho riflettuto a lungo su questo quesito e alla fine mi pare di avere trovato più di una plausibile risposta.

Il primo elemento da cui partire è che l'U.N.V.S. opera nel campo dello Sport e che quindi è in questo ambito che bisogna ragionare. I nostri soci sono principalmente ex atleti e quindi hanno vissuto, ognuno nella propria specialità, delle esperienze che in genere sono iniziate dalla più giovane età e sono giunte sino al momento in cui hanno deciso di appendere le scarpette al chiodo. Da giovani si sono, più o meno, duramente allenati, singolarmente o con altri, in sport individuali o di squadra, ed hanno di conseguenza accumulato un tesoro di esperienze. Sicuramente quelli che hanno raggiunto i livelli di più elevata eccellenza hanno sperimentato che è stato grazie ad una faticosa pratica quotidiana che sono riusciti a salire nelle graduatorie nazionali perché, come si dice, il talento di base è necessario ma è solo con l'allenamento che si può eccellere.

In questi anni si parla tanta della difficoltà dei giovani di crescere in modo equilibrato, delle loro difficoltà a relazionarsi con gli altri, delle problematiche familiari e della volontà dei genitori a far vivere ai figli solo esperienze piacevoli e positive dimenticando che è dagli errori, dalle sconfitte e, purtroppo anche dal dolore, che si cresce. Questi elementi sono necessari per migliorare e ciò accade non solo nell'ambito dello sport ma anche nella vita quotidiana che non è costellata solo da successi, divertimento e vacanze.

Come sappiamo non tutti possono vincere però la soddisfazione che deriva dall'essersi migliorati, ognuno nel proprio ambito, giorno dopo giorno, anno dopo anno, è una sensazione meravigliosa che tutti noi abbiamo provato e che ricordiamo, anche dopo anni, con grande ed intensa soddisfazione.

In più, vivere costantemente con gli altri, condividere gioie e dolori, sconfitte e vittorie, sviluppare amicizie inossidabili rappresenta un ulteriore tesoro di indimenticabili sensazioni.

È in questo ambito che si inserisce il ruolo dei Veterani dello Sport in quanto l'esperienza accumulata, derivante dai tanti anni vissuti nelle palestre o sui campi sportivi, e la loro vita trascorsa con altri appassionati, prima come atleti, poi, eventualmente come istruttori, può diventare una preziosa testimonianza per le giovani generazioni.

Sono queste le caratteristiche che attribuiscono, secondo me, un senso e motivano l'appartenenza all'U.N.V.S.; l'associazione vista come sussidio alle famiglie ed alla scuola per facilitare la crescita delle giovani generazioni.

Di conseguenza per sviluppare questa missione i 'Veterani' potrebbero perfezionare degli accordi con le scuole, soprattutto quelle di secondo grado, nelle quali ragazze e ragazzi di circa 12-16 anni potrebbero ricevere dei benèfici insegnamenti da coloro che nel passato si sono impegnati nel mondo dello sport e che sono pertanto in grado di raccontare le loro esperienze
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Il fatto che questi colleghi 'Veterani' siano in grado di raccontare le loro storie sportive, certamente avvincenti ed in grado di coinvolgere le platee degli ascoltatori, rappresenterebbe il punto di partenza per sviluppare gli incontri con i giovani, catturare la loro attenzione, per poi sottolineare il valore dell'amicizia nello sport, della solidarietà, del lavoro, dell'allenamento, del costante impegno e, altro elemento fondamentale, dell'etica sportiva.

Partendo da questo modo di palesare l'attività della nostra Associazione si andrebbe quindi a rovesciare quel tipico, forse oramai sorpassato, ragionamento che spesso viene fatto quando si parla di associazionismo e che vede l'associazione come ente che fornisce servizi ai soci, mentre io ritengo che possano essere i soci (cioè nel nostro caso i Veterani) a rendersi utili alle giovani generazioni ed alla società, attraverso il racconto delle loro esperienze da intendersi come 'scuola di vita'.

Ovviamente quanto sopra scritto rappresenta solo una succinta proposta di come immagino e di come possa essere caratterizzato il contenuto degli incontri, una modesta idea, assolutamente bisognosa di sviluppo e miglioramento ma che, una volta perfezionata e collaudata, potrebbe rendere la nostra associazione più inserita, e utile, nel mondo sportivo locale.

Insomma il 'Veterano' potrebbe diventare un testimone utile per la crescita sportiva e di vita dei giovani. Tale attività, chiaramente, andrebbe a sommarsi alle tante iniziative già presenti e che hanno reso conosciuta l'U.N.V.S. nel panorama nazionale.


Antonio ROCCHI
Consigliere Sezione U.N.V.S. di Forlì "A. Casadei"

Forlì, 18 ottobre 2021.


Fonte: Addetto stampa Sezione UNVS di Forlì www.unvsromagna.it