ETICA SPORTIVA: RIVAROLO CANAVESE ATTENDE IL GIRO D´ITALIA CON UN APPROCCIO RIGOROSO ALLO SPORT CREDIBILE

05-05-2014 16:54 -

Tra tre settimane Rivarolo Canavese potra´ vantarsi con soddisfazione di avere un pubblico di qualita´, attento custode dei valori sportivi, ad assistere all´arrivo di tappa del Giro d´Italia.



Questa la certificazione piu´ appagante emersa nel corso del seminario ´´Aspettando il Giro a Rivarolo...parliamo di etica e sport ai giovani di ogni eta´´´, organizzato da Vitaliano De Gregorio e Domenico Barbuto presso la sala congressi dell´hotel Rivarolo, a due passi dalla conclusione della frazione rosa del prossimo 23 maggio.



Pubblico ideale, con giovani praticanti in eta´ scolare, accompagnati da genitori e dirigenti delle societa´ sportive di appartenenza, da condurre lungo un percorso di lealta´ ed educazione, fondamenti della legalita´, spesso disattesa, che deve ispirare imprescindibilmente la pratica sportiva.



´´L´etica e´ il motore che regola le relazioni con gli altri: nello sport, elemento formativo armonico per la maturazione dei ragazzi, l´atteggiamento degli allenatori modella i giovani verso la migliore interpretazione della loro vita - ha affermato l´avvocato Monica Spriano, rappresentante dell´associazione Maged (Magistrati Avvocati Europee Giuriste Donne) impegnata nell´alfabetizzazione della giustizia - Il raccordo tra giustizia ordinaria e sportiva e´ tangibile, la codificazione del fair play come stile comportamentale nelle competizioni va in questa direzione. Bisogna tuttavia insistere sui doveri di tecnici e atleti affermando il forte senso di amicizia che deve legare ad avversari e pubblico e deve pertanto impedire comportamenti illeciti e sleali. Queste sono le regole essenziali da contrapporre al caos in ambito agonistico a cui assistiamo. Se andiamo a risalire all´etimologia del termine doping il significato e´ quello di violenza, innanzitutto verso se stessi: un concetto antitetico al piacere di gareggiare che invece fa emergere le migliori prerogative dell´individuo´´.



´´La maglia etica-antidoping nel ciclismo incoraggia il desiderio naturale dei corridori che non vogliono essere liquidati con l´accusa di ricorrere a scorciatoie farmacologiche - ha proseguito Fabio Provera, rappresentante del progetto ideato dall´Asd Sapientiae Motusque e sviluppato in collaborazione con l´Unione Nazionale Veterani dello Sport (Unvs) - Dialogando con Simone Velasco, il giovanissimo dilettante toscano che ha conquistato la casacca etica nel riuscitissimo Trofeo internazionale Edil C di Collecchio venti giorni fa, e´ emerso un senso di fastidio umanissimo nel suo voler prendere le distanze, con una scrupolosa condotta di vita da atleta, dal luogo comune dei successi conquistati non contando soltanto sulle proprie capacita´ psico-fisiche. La dimensione presente e futura di uno degli sport piu´ radicati nella cultura nazionale, come per le altre discipline, e´ proprio questa: dissociarsi, accettando volontariamente i test antidoping conseguenti alla conquista dei traguardi volanti, da una mentalita´ perpetrata da decenni che oltre alla lealta´ calpesta il bene primario, la salute individuale´´.



´´Come Veterani dello Sport coinvolgiamo da sempre chi ha concluso la sua esperienza agonistica a riproporsi come creatore di eventi, elaboratore di idee, non solo come partecipante a competizioni riservate a chi ha qualche anno in piu´ - ha aggiunto Andrea Desana, delegato Piemonte-Valle d´Aosta Unvs - Interpellando tutte le componenti del ciclismo alle certezze confortanti dei corridori si contrappongono le titubanze e le resistenze di organizzatori timorosi sempre di trovarsi con un numero esiguo di atleti al via. Premesso che appagare il colpo d´occhio del gruppone folto ha un peso relativo e danneggia la qualita´ se, come spesso avviene, le capacita´ atletiche sono modeste in molti dei corridori in gara, il Trofeo Edil C ha dato la risposta netta e incontrovertibile a queste argomentazioni. 190 corridori in corsa, perfettamente edotti sull´introduzione della maglia etica, cancellano ritrosie inconsistenti unitamente all´alibi dei costi dei controlli che, ripetero´ sempre, al massimo incidono con una percentuale irrisoria, spesso parliamo di numeri decimali, sui costi di realizzazione delle competizioni´´.



´´Impegno e voglia di lottare contro i propri limiti: e´ sempre questo il miglior propellente etico a cogliere risultati - ha osservato Enzo Caporaso, primatista unico nel suo genere con 51 maratone effettuate in 51 giorni consecutivi - La maglia etica-antidoping e´ un´idea di straordinaria semplicita´ ed efficacia per premiare in termini di credibilita´, canone indiscusso´´.



Parole apprezzate in sala da Walter Durbano, vincitore di due Maratone di Torino all´inzio degli anni Novanta e argento in una prova di Coppa del Mondo di specialita´ nel 1993, e da Claudio Succio, neoleader del comitato promotore delle tappe canavesane del Giro d´Italia 2014, e Giacomino Martinetto, presidente del velodromo Francone di San Francesco al Campo.



´´La correttezza nel volley trae beneficio dal forte numero di praticanti al femminile, il rapporto nella nostra regione e´ di 4 a 1 con i maschi: il riflesso virtuoso della correttezza al femminile si evidenzia negli errori di squadra che vengono segnalati dallo stesso team prima ancora che rilevati dall´arbitro - ha analizzato Ezio Ferro, presidente di Federpallavolo Piemonte - La riduzione delle multe alle squadre nell´ordine di un venti per cento annuo e´ un´altra spia della crescita del movimento che non segnala casi di doping. La salute, con l´imposizione delle visite mediche, e´ salvaguardata ricevendo l´assenso incondizionato delle famiglie. Curando i dettagli assecondiamo lo sviluppo delle personalita´: dal diario scolastico con le regole del nostro sport che alla fine fa si che gli atleti le conoscano meglio degli allenatori, al recepimento di un codice comportamentale che impone il rispetto del lavoro di tutti, anche nei piccoli gesti di non sporcare docce e gettare rifiuti negli impianti di gioco. Esiste il doping amministrativo nella pallavolo, non bisogna negarlo: con l´impegno costante all´insegno dell´etica va eliminato. In passato Mao Tse-tung sosteneva che per il bene dei giovani e´ meglio insegnargli a coltivare il riso anziche´ fornirglielo gia´ confezionato: partendo da questo esempio semplificativo si formano delle personalita´ responsabili. Parafrasando, insegnare ai dialogare ai ragazzi dal vivo conviene: meno iphone e ipad non fanno male alla loro vita quotidiana´´.



´´La galassia del calcio la affronto nel rispetto delle regole e della normalita´, concetti da cui non mi muovero´ mai anche se incontro di continuo difficolta´ - ha concluso Luca Vargiu, agente calcistico Fifa - Falsita´, arrivismo, avidita´ delle famiglie dei piccoli calciatori, potenziali teorici campioni, prima che dei tecnici: mi imbatto norrmalmente in questi comportamenti nel settore giovanile in cui opero. Agire in antitesi all´etica porta all´abbandono scolastico ed e´ l´errore piu´ grande a fronte delle pochissime probabilita´ di riuscita di una carriera al top, e di ancor meno opportunita´ di aprirsi un futuro professionale, piu´ che mai in questi frangenti di crisi, senza aver conseguito titoli di studio. La mia soddisfazione sara´ di aver accompagnato qualche baby-giocatore di oggi ad affermarsi a buoni livelli vivendo al meglio, da individuo maturo, quel valido segmento di vita che lo sport puo´ ancora essere´´.





Rivarolo Canavese (Torino), 2 maggio 2014


Fonte: www.unvspiemontevalledaosta.it