Vercelli affronta nella sua prima convivialela psicologia nello sport

17-05-2025 11:15 -

La prima conviviale del 2025 della Sezione “Marino Frova” di Vercelli - ha riscosso un notevole successo. Ai primi di maggio al Ristorante del ‘Circolo Tennis’ di Vercelli, si è tenuta una interessante serata condotta dallo stimato psicologo clinico dello sport e docente universitario professore Giovanni Lodetti, già socio e Ambasciatore UNVS.

L’interessante conferenza è stata completata dagli interventi del Maestro della Pro Vercelli Scherma e della Nazionale giovanile Adalberto Tassinari, dallo storico schermidore vercellese Marco Fenoglio e dalla giovane campionessa Under 20 Eleonora Orso (femminile della spada vercellese con titoli di campionessa italiana Under 20, bronzo in Coppa del Mondo, medaglia di bronzo agli Assoluti e promossa in serie A1 con la Pro Vercelli).

In precedenza, il Presidente della Sezione vercellese Enrico Falabino ha avuto modo di ringraziare gli illustri ospiti: il vice Sindaco e Assessore allo Sport di Vercelli Mimmo Sabatino, il Segretario Generale UNVS Antonio Muscarà, il Delegato Regionale Marco Sgarbi, la Delegata per il CONI di Vercelli Laura Musazzo. Presenti graditi anche il Governatore del Panathlon Maurizio Nasi, il Presidente della Pro Vercelli Scherma Andrea Uga. In sala anche tutto il Direttivo dei veterani di Vercelli, con larga partecipazione di tesserati e ospiti.

Interventi qualitativamente interessanti quelli dei relatori, preceduti dal pensiero del Segretario Generale Muscarà. “E' un evento in linea per quello che è lo scopo della nostra associazione, ovvero consolidare i valori dello sport e soprattutto trasmetterli alle nuove generazioni”.

Marco Sgarbi ha portando i saluti quale delegato Regionale UNVS: “Sono felice e onorato di essere presente questa sera a un evento così importante, perché trovo estremamente interessante l'argomento trattato in quanto la psicologia, non solo nella scherma, ma in tutto lo sport in generale, riveste un ruolo fondamentale. Non basta essere dei campioni fisicamente, anche la mente gioca un ruolo decisivo nell'ottenimento degli obiettivi sportivi”.

La conviviale ha offerto spunti di riflessione e aneddoti proprio sul ruolo della psicologia nella scherma, grazie all'intervento del Maestro Giovanni Lodetti, che ha illustrato l’argomento con la proiezione di interessanti slides e un video che ha valorizzato il Museo della Scherma.

I Veterani dello Sport, hanno avuto il privilegio di aver maturato un percorso che valorizza non solo l'aspetto tecnico ma anche la dimensione sociale dello sport. Proprio in questa direzione si è ampliato il dibattito mettendo in rilievo il ruolo sociale dello sport efficacemente trattato da Lodetti: “Investire nello sport significa investire nel futuro. Per i giovani l’attività sportiva può avere un impatto significativo, anche in termini di prevenzione e benefici. In particolare, lo sport si rivela uno strumento prezioso per i ragazzi con ADHD (Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività). C’è sempre più l’esigenza di mettere lo sport all’apice delle priorità come percorso di crescita personale. Un percorso che deve essere divulgato per arrivare ad ottenere il massimo dei risultati e degli obiettivi preposti, sia ad alto che a basso livello. In ogni situazione bisogna fare sacrifici – ha continuato Lodetti - gli stessi sacrifici che valgono per lo sport delle persone più disagiate. Lo sport deve dare anche benessere psicoterapeutico, avere la capacità di realizzare i progetti di ognuno in ambito sportivo. La psicologia nello sport ha la capacità di creare dei grandi atleti, dei grandi uomini e grandi donne. Scherma vuol dire sviluppare strategia, capacità di precisione, rapidità di pensiero e un controllo assoluto del proprio corpo. Proprio per questo, la componente psicologica si rileva cruciale. Da non dimenticare che lo sport è anche un volano economico, non è solamente programmazione tecnica, allenamento, passione per il lavoro, comunicazione. Naturalmente anche la scuola è di primaria importanza”.

Per Dago Tassinari “I ragazzi oggi hanno bisogno di esempi. In questo contesto e nel rapporto uno a uno che si instaura tra maestro e allievo, l'allenatore ha un accesso emotivo privilegiato, diventando un veicolo di comunicazione unico, che va oltre le parole”.




Claudio Sassone