Il calcio è poesia - Yo soy Imanol (non el Diego)

20-07-2015 09:44 -

Sono nato a Buenos Aires in Argentina, nel cuore della capitale . Villa Crespo. No, non sono Maradona, e neppure Messi, mi chiamo Imanol Romero. Ho iniziato a giocare all'età di 6 anni in un club della zona, con una grande passione, perché in Argentina ancora oggi la strada è il calcio. A 10 anni ho iniziato nel calcio a 11, una filiale del Boca Juniors. A 12 anni attraverso il Club Atletico Huracan ho continuato a rotolare con la palla. Fino a 16-17 anni, poi improvvisamente volevo smettere di giocare, arrabbiato con il sistema del calcio. Perché giocavi solo con un rappresentante, un agente o un contatto, e se non lo avevi, non si poteva giocare e sognare. E quelli che sono rimasti nel mio gruppo, non erano buoni giocatori, ma semplicemente hanno avuto qualche contatto o un rappresentante che ha provato a farli sognare. Ho smesso, per un pò. Dopo il futsal, ho anche iniziato un torneo amatoriale al River Plate, sono diventato socio del club. Un italiano mi ha visto giocare un pomeriggio, mi ha detto che in Italia avrei avuto la possibilità di giocare, di fare qualcosa, sogni. Ho iniziato ad allenarmi, sempre di più, cercato di ottenere i documenti dei miei antenati per avere la cittadinanza italiana al più presto. Poi mi sono messo in aereo. Viaggio in Italia, con il pallone nei piedi e nella testa. "E sto qui' in attesa di cittadinanza e di qualsiasi club, così mi venne in mente di 'publicitarme' in una nota, dicendo qualcosa, sperando ci sia un club interessato, un qualunque club. Il nome del mio nonno era Domenico Valentino Maiorana, la mia compagna è anche di origine italiana, prende il cognome Marchisio. "Devo ricominciare da dove partì la storia di mio nonno, Maissana mi hanno narrato, dalle vostre parti, ecco perché devo tornare in Italia. Si ho provato per l'Alessandria ma poi nulla, resto qui, a provare e provare ancora. Un italiano mi ha anche segnalato al presidente del Monza, ma anche in questo caso nulla. Sono Imanol Romero, non sono Maradona, e neanche Messi.

ARMANDO NAPOLETANO



Fonte: UNVS La Spezia www.unvsliguria.it