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Parola di Lorenzo Musetti che sembra avere le idee chiare prima dell’ATP 500 di Dubai, torneo in cui esordirà martedì alle 13 ora italiana contro il francese Arthur Cazaux. “Penso di saper fare molte cose in campo ma devo essere più diretto, deciso. A volte in campo le strategie più semplici sono le più efficaci. Cercherò di farlo nelle giuste e circostanze a partire dal servizio e dalla risposta, in modo da avvicinarmi presto alla riga e di fondo e aggredire”.

Proprio i colpi di inizio, insieme all’avvicinamento verso rete e più in generale al gioco di volo sono gli aspetti su cui il carrarino sente di essere migliorato da quando gioca più spesso in doppio. “Ci sono molte cose che ti possono aiutare in singolare, per questo lo gioco un po’ più spesso” ha detto Musetti, che domenica ha raggiunto a Doha la sua prima finale in carriera nella specialità in coppia con Lorenzo Sonego, iscritto in singolare a Dubai e sorteggiato al primo turno contro l’indiano Sumit Nagal (match in programma martedì 27 alle 18 ora italiana).

“Lorenzo è uno dei miei migliori amici nel circuito, averlo accanto mi aiuta anche a rimanere più calmo e positivo in campo – ha detto -. Ci siamo divertiti molto, abbiamo giocato anche bene, peccato per la sconfitta 10-8 al match tie-break in finale”.

Musetti ha fornito anche ulteriori dettagli sulla collaborazione con Corrado Barazzutti che dalla pre-season dello scorso dicembre ha iniziato ad affiancare il suo coach storico Simone Tartarini.

“Cercavamo una figura che potesse aiutarci 10-15 settimane l’anno. Corrado farà con me una decina di tornei, insieme a Simone, soprattutto nella stagione sulla terra rossa – ha spiegato -. All’inizio aggiungere un coach mi preoccupava perché credevo che il mio gioco potesse essere visto in un modo diverso, ma Simone e Corrado sono sulla stessa lunghezza d’onda e si capiscono facilmente. Per me è una cosa importante che abbiano la stessa visione”.

MARCO CALLAI

LORENZO MUSETTI ad ATP Media: “Devo diventare più aggressivo”