Il Gran Galà dello Sport come occasione di riflessioni e ripartenza
18-12-2021 18:03 - Focus
Cervignano del Friuli
Il Teatro Pasolini di Cervignano ha metà settembre ha aospitato (per l'organizzazione della sezione di Cervignano del Friuli) il “Gran Galà dello Sport – La ripartenza”, manifestazione organizzata con il patrocinio della Città di Cervignano e la collaborazione delle Amministrazioni locali della Bassa friulana.
Il Presidente della Sezione, Roberto Tomat, ha illustrato ai numerosi presenti, i prossimi progetti della sezione che si rivolgeranno, ancora una volta, ai giovani e ai loro insegnanti, educatori, allenatori, consapevoli che bisogna portare loro “cultura” sia in campo sportivo ma soprattutto in quello relazionale e sociale. Un versante molto sentito non solo dai suoi amici Soci ma da tutta l'UNVS.
Per i giovani delle classi quinte delle scuole primarie, grazie alla preziosa collaborazione dell'istituto scolastico, verrà riproposto il progetto “Il gioco leale” con importanti novità e con la partecipazione anche degli utenti dei centri CAMPP.
Per gli insegnanti, per gli educatori e per gli allenatori cavalcando l'attualita del difficile momento di post pandemia, la Sezione ha promosso una serie di incontri con il dottor Giovanni Tavaglione dal titolo “Nutrire la salute in emergenza”.
L'evento del Teatro Pasolini ha avuto il compito in realtà di suscitare delle profonde riflessioni e mettere in evidenza che, anche se le cose sono difficili da realizzare, di sicuro non sono impossibili da compiere.
Per dimostrare questo, sul palco due giornalisti, Paolo Medeossi e Martina Del Piccolo hanno dialogato con Silvia Fornasin e Daniele Cassioli, i due ospiti principali della serata.
Silvia Fornasin ha parlato di come, dopo un brutto incidente stradale che le ha impedito di camminare, ha trovato la forza di reagire e di apprezzare la vita e lo sport, praticando e collaborando nel mondo del motociclismo, in quello del basket in carrozzella e del tennis in carrozzella. Silvia si è rivelata una giovane donna dalla forte personalità.
Daniele Cassioli, non vedente dalla nascita, fisioterapista, plurimedagliato in diverse discipline dello sci nautico sia a livello europeo che mondiale, autore del libro “Il vento contro” e promotore di una Onlus a favore dei bambini non vedenti, ha evidenziato, tra l'altro, come sia per lui importante avere fiducia in chi lo accompagna. E' membro del Consiglio Italiano Paralimpici e tiene diversi corsi di sviluppo e crescita personale sia nelle scuole che nel mondo aziendale ed imprenditoriale.
Una delle considerazioni del libro “Il vento contro”è riassunta dalla frase: “Se ogni abitante di questo pianeta facesse sport, il mondo sarebbe di gran lunga più bello”. La “Lettera allo Sport”, (Alla quale dedichiamo un pezzo sul numero di dicembre del nostro “Il Veterano dello Sport”) è un esempio di profonda riflessione su quello che siamo, su quello che amiamo, su quello che talvolta troppo superficialmente e scioccamente giudichiamo.
Le conclusioni della serata sono state affidate a don Pierluigi Di Piazza, presidente del Centro di Accoglienza e di Cultura di Zugliano, che ha elogiato la sezione per l'impegno a favore delle giovani generazioni. Ha evidenziato come le emozioni che le atlete e gli atleti che hanno partecipato alle paralimpiadi ci hanno trasmesso, non possono durare un momento, ma devono rimanere nei nostri cuori per testimoniarci che la disabilità è troppo spesso ancorata nelle nostre menti e non nei corpi di queste persone.
Il Presidente della Sezione, Roberto Tomat, ha illustrato ai numerosi presenti, i prossimi progetti della sezione che si rivolgeranno, ancora una volta, ai giovani e ai loro insegnanti, educatori, allenatori, consapevoli che bisogna portare loro “cultura” sia in campo sportivo ma soprattutto in quello relazionale e sociale. Un versante molto sentito non solo dai suoi amici Soci ma da tutta l'UNVS.
Per i giovani delle classi quinte delle scuole primarie, grazie alla preziosa collaborazione dell'istituto scolastico, verrà riproposto il progetto “Il gioco leale” con importanti novità e con la partecipazione anche degli utenti dei centri CAMPP.
Per gli insegnanti, per gli educatori e per gli allenatori cavalcando l'attualita del difficile momento di post pandemia, la Sezione ha promosso una serie di incontri con il dottor Giovanni Tavaglione dal titolo “Nutrire la salute in emergenza”.
L'evento del Teatro Pasolini ha avuto il compito in realtà di suscitare delle profonde riflessioni e mettere in evidenza che, anche se le cose sono difficili da realizzare, di sicuro non sono impossibili da compiere.
Per dimostrare questo, sul palco due giornalisti, Paolo Medeossi e Martina Del Piccolo hanno dialogato con Silvia Fornasin e Daniele Cassioli, i due ospiti principali della serata.
Silvia Fornasin ha parlato di come, dopo un brutto incidente stradale che le ha impedito di camminare, ha trovato la forza di reagire e di apprezzare la vita e lo sport, praticando e collaborando nel mondo del motociclismo, in quello del basket in carrozzella e del tennis in carrozzella. Silvia si è rivelata una giovane donna dalla forte personalità.
Daniele Cassioli, non vedente dalla nascita, fisioterapista, plurimedagliato in diverse discipline dello sci nautico sia a livello europeo che mondiale, autore del libro “Il vento contro” e promotore di una Onlus a favore dei bambini non vedenti, ha evidenziato, tra l'altro, come sia per lui importante avere fiducia in chi lo accompagna. E' membro del Consiglio Italiano Paralimpici e tiene diversi corsi di sviluppo e crescita personale sia nelle scuole che nel mondo aziendale ed imprenditoriale.
Una delle considerazioni del libro “Il vento contro”è riassunta dalla frase: “Se ogni abitante di questo pianeta facesse sport, il mondo sarebbe di gran lunga più bello”. La “Lettera allo Sport”, (Alla quale dedichiamo un pezzo sul numero di dicembre del nostro “Il Veterano dello Sport”) è un esempio di profonda riflessione su quello che siamo, su quello che amiamo, su quello che talvolta troppo superficialmente e scioccamente giudichiamo.
Le conclusioni della serata sono state affidate a don Pierluigi Di Piazza, presidente del Centro di Accoglienza e di Cultura di Zugliano, che ha elogiato la sezione per l'impegno a favore delle giovani generazioni. Ha evidenziato come le emozioni che le atlete e gli atleti che hanno partecipato alle paralimpiadi ci hanno trasmesso, non possono durare un momento, ma devono rimanere nei nostri cuori per testimoniarci che la disabilità è troppo spesso ancorata nelle nostre menti e non nei corpi di queste persone.