Il calcio è poesia - Tra moglie e marito non mettere il calcio

05-10-2015 19:50 -

All´appuntamento con il campionato asiatico di calcio in Malaysia, riferiva Ansa tempo fa, la squadra femminile iraniana è scesa in campo senza il capitano, Niloufar Ardalan: la 30enne non ha il passaporto, semplicemente perché suo marito si è rifiutato di firmare la richiesta di rinnovo. Mahdi Toutounchi, un collega giornalista sportivo, non vuole che la moglie perda il primo giorno di scuola del loro figlioletto di 7 anni. Nell´italico pallone parrebbe cosa impossibile e difficile da narrare, in Asia no. L´occasione capitava il 23 settembre, esattamente nel mezzo dell´Asian football confederation futsal championship. Ma a Niloufar la decisione non è piaciuta e ha lanciato un appello alle autorità iraniane affinchè vengano riviste le leggi che riguardano i diritti delle donne nel lasciare il paese, non proprio un giochino come il calcio o la dama. "Questi giochi erano molto importanti per me", ha spiegato la signora, ripresa nelle sue dichiarazioni o grida di vendetta niente meno che dall´Independent: "Come donna musulmana volevo andare per innalzare la bandiera del mio paese, non per divertirmi". Da qui, la speranza che le autorità creassero misure che permettessero alle atlete donne di difendere i loro diritti in simili situazioni. Niloufar, soprannominata lady goal per la sua bravura in campo, gioca, marito permettendo, per "Zob Ahan Banovan" e fa il centrocampista di sinistra, una sorta di numero 120 un po´ arretrato. Una che al calcio da del tu più di quanto magari lo dia alla vita. Non è nuova a queste situazioni: sostenitrice dei diritti delle donne, nel 2005 è stata una delle prime ad assistere a una partita di calcio della nazionale maschile iraniana. Un´eccezione alla legge, rarissima, che vieta alle donne di presenziare ad eventi sportivi maschili, resa possibile solo grazie al rilascio di un permesso dell´ente governativo.

ARMANDO NAPOLETANO








Fonte: UNVS La Spezia www.unvsliguria.it