A Riccardo Lucca il “Premio Giulio Fozzer di atleta dell’anno”. A Carlo Giordani il “Premio alla carriera”

11-12-2015 11:01 -

Non sappiamo se la scelta di ospitare all’Hotel Everest l’incontro conviviale di fine anno della sezione di Trento dei Veterani dello Sport sia stata casuale o voluta. E’ comunque certo che, il Premio di atleta dell’anno e il Premio alla carriera, rappresentano da sempre il raggiungimento di due ”piccoli Everest” per chi li ottiene.
Quest’anno è stato così per due lagarini: Carlo Giordani (Premio alla carriera) e Riccardo Lucca (“Premio Giulio Fozzer” di atleta dell’anno). Quest’ultimo è una promessa del ciclismo di casa nostra. Carlo Giordani, invece, giornalista (soprattutto di sport ma non solo di sport) lega il suo nome all’atletica leggera.
“Ritrovarsi insieme e far parte di una associazione che promuove attività sportiva e culturale è sicuramente importante per ogni persona – ha osservato Enrico Negriolli, il presidente della sezione di Trento dei Veterani dello Sport. Accanto a lui i due vicepresidenti, Silvano Dusevich e Vittorio Andreaus.– L’anno che ci stiamo lasciando alle spalle – ha aggiunto Negriolli – è stato ricco di iniziative, dalla primavera fino all’inverno. Dalle gare di sci alle mostre d’arte, dalle passeggiate alle cicloturistiche fino alla visita dell’Expo a Milano”.
Le sue parole hanno anticipato la consegna dei riconoscimenti.
Riccardo Lucca, premiato dal presidente Negriolli e dai fratelli Claudio e Fabio Fozzer (figli di Giulio), ha concluso la seconda stagione da junior. Cresciuto ciclisticamente nella “Forti e Veloci” di Trento, ha archiviato un 2015 assolutamente straordinario, caratterizzato da un ruolino di marcia invidiabile: sei vittorie, undici secondi posti (tra questi il posto d’onore al “Trofeo Martiri Trentini” vinto da suo compagno di squadra Andrea Ferrari), tre terzi posti. In molte altre corse si è piazzato nei primi dieci a conferma di un rendimento costante dal primo all’ultimo colpo di pedale di una stagione intensa.
Il primo “acuto” lo ha proposto a Gavardo, alla 3-tre bresciana. A quello ne sono seguiti altri cinque. La sestina l’ha firmata in cima alla salita della Madonna del Ghisallo lo scorso 11 ottobre, lo stesso giorno del quarantennale del primo Giro di Lombardia vinto da Francesco Moser in volata su Enrico Paolini e Alfredo Chinetti.
In casa Lucca il ciclismo è passione di famiglia. Mamma Alessandra conta trascorsi agonistici di alto livello nel ciclismo femminile, papà Michele ha corso fino alla categoria dilettanti, nonno Renato (Adami) è stato apprezzato direttore sportivo e dirigente ciclistico. Il fratello minore di Riccardo, Simone, è allievo della “Forti e Veloci”.
Nel 2016, Riccardo Lucca, farà il suo debutto tra gli under 23 con i colori della Zalf. In squadra con lui, Nicola Conci, altro trentino all’esordio fra i dilettanti, anche lui “atleta dell’anno” nel 2013.
Carlo Giordani, giornalista professionista al quotidiano l’Adige fino a raggiungere la qualifica di redattore capo centrale. Oggi, dopo aver raggiunto il meritato pensionamento, non ha appeso la penna al chiodo. Continua a scrivere di sport nella veste di direttore responsabile della rivista “Atletica”, organo ufficiale della Federazione Italiana di atletica leggera di cui è stato consigliere nazionale dal 1988 e vicepresidente vicario per un biennio, dal 2002 al 2004. E’ stato capo delegazione dell’atletica italiana alle Olimpiadi di Atene di undici anni fa, ai mondiali di atletica di Stoccarda, Atene ed Edmonton e alle rassegne iridate di cross dal 1992 al 2004.
E’ stato vicepresidente del Comitato Trentino del Coni. Tra i riconoscimenti: la Stella d’Oro del Coni e la Quercia di Terzo Grado della Federazione Italiana di atletica leggera.
Non solo dirigente e tecnico della regina degli sport ma anche atleta: è stato campione italiano juniores nel 100 e 400 ostacoli nel 1965. Una dozzina di volte ha indossato la maglia azzurra (juniores, under 23, universitaria e militare).
Primatista regionale per quasi trent’anni sulla distanza dei 400 metri ostacoli. Ha sempre gareggiato nelle file dell’Unione Sportiva Quercia di Rovereto a parte il periodo del servizio militare con il Gruppo Sportivo Carabinieri. Nei mondiali militari del 1968 ha messo al collo la medaglia di bronzo, altro risultato meritevole di essere evidenziato.
Giordani è presidente dell’Unione Sportiva Quercia di Rovereto. Nel 2015 la società ha festeggiato il settantesimo di fondazione.


Fonte: Veterani dello Sport – sezione di Trento