III° FESTA MULTIETNICA alla g. onesti: LO SPORT ACCOGLIE ED UNISCE

17-07-2018 01:36 -

L´A.C.R.S.D. BRASOUND ha organizzato due giorni di Cross-training di arti marziali e sport da ring: lo spirito delle due giornate è stato quello dell´incontro tra discipline diverse per arricchirsi e confrontarsi. I maestri e gli istruttori che hanno partecipato hanno allo stesso tempo messo a disposizione di tutti la loro abilità tecnica e si sono fatti allievi.

La prima giornata, dedicata alle arti marziali, si è svolta con un allenamento che ha permesso ai partecipanti di fare esperienza di tutte quelle abilità del corpo, che le arti marziali allenano e stimolano per permettere il raggiungimento di uno stato di benessere ed equilibrio psico-fisico. Si è partiti con una sessione di riscaldamento con esercizi di stretching per potenziare la flessibilità del corpo, seguita da una serie di esercizi mirati ad allenare la presenza e la percezione del corpo lavorando in condizioni "limitanti": molte persone in uno spazio piccolo e poco areato; si è passati poi ad una sequenza di tecniche con armi, in particolare con il battiriso, shuäng jié gùn, shang gun o nunchku, dove l´arma diventa estensione del corpo e richiede coordinazione e abilità tecnica, per arrivare infine ad una sequenza di tre prese con cui atterrare l´avversario, che sviluppando velocità e precisione dei movimenti mirano alla massima efficacia con poche mosse.

L´allenamento si è concluso con una serie di esercizi di stretching per il defaticamento del corpo. A guidare i partecipanti durante questa prima giornata sono stati il maestro Alessio Manduca per Hilot Saoma, sifu Giampiero Buccinnà per kung fu Shaolin Guang e l´istruttore Niccolò Settembrino per Mars Muay Thai (MMT).
La seconda giornata ha dato spazio agli sport da ring, proponendo un´armonica alternanza di tecniche di braccia e gambe, culminate nel grappling, una serie di tecniche a terra che prevedono strangolamenti, leve su un´articolazione o prese dolorose, mirate a costringere l´avversario ad arrendersi, creando un filo che ha permesso di costruire un unico ideale combattimento nato dall´integrazione tra le diverse discipline coinvolte. Tutti insieme i conduttori hanno fatto sperimentare ai partecipanti come velocità d´esecuzione, agilità dei movimenti, efficacia dei colpi e capacità di utilizzare il corpo dell´avversario a proprio vantaggio siano le caratteristiche fondamentali da sviluppare nei combattimenti. A tutto questo ovviamente si aggiunge una componente squisitamente individuale di osservazione dell´avversario ed intuizione delle sue mosse.

A guidare i partecipanti:
maestro Giampiero Buccinnà (kung fu Shaolin Guang)
maestro Roberto Castagnini (Modern Kali Silat Academy)
maestro Vittorio Lafiandra (Brazilian JiuJitsu)
maestro Mario Perpignani (Kickboxing)
shi Raul Cristian Comanoiu (kung fu Ba Xing Wuyi).

"Dopo uno si sente bene, era tutta energia positiva che rilasciava il corpo. Mi sono ricaricata ed ho iniziato la settimana alla grande", il commento di una delle partecipanti alla sua prima esperienza di cross-training. C´è anche chi ha sottolineato un sentire comune, percepito da molti, con queste parole "Condividere è alla base di tutto, soprattutto nelle arti marziali, è un dare ed avere; aver coinvolto allievi di ogni età ed anche persone alla loro prima esperienza, è per me un segnale di grande apertura e disponibilità, simbolo di come le arti marziali possano unire tutti". Le impressioni raccolte tra i partecipanti parlano da sole e descrivono bene l´atmosfera che si è creata durante le giornate della festa multietnica. Io, da osservatrice e partecipante, posso solo aggiungere che tutti hanno dimostrato la capacità di unire un duro allenamento al divertimento e al sorriso.

Mettersi in gioco, è stata la parola d´ordine di questo evento sportivo e tutti i maestri ed Istruttori presenti hanno condiviso la loro esperienza in un mix di tecnica ed entusiasmo che ha permesso ai partecipanti di sperimentare, accogliendo nuovi spunti da rielaborare ciascuno nella propria disciplina.

Non competizione dunque, ma scambio di un patrimonio sportivo coltivato negli anni e disseminato tra i propri allievi: la diversità diventa ricchezza, non allontana, ma avvicina per crescere insieme tecnicamente ed umanamente.

Elena Santini

foto: Davide Musichini e Alice Lavezzo



Fonte: www.unvslazio.it