Campionato Nazionale Femminile di PallavoloCosenza 6-7 Ottobre 2018

13-11-2018 10:18 -


a cura di Giuseppe Aloi e Martino Di Simo – foto Renato Formoso

Due giorni all’insegna dello sport, del divertimento e della socializzazione. L’occasione è stata data dal Campionato Nazionale di pallavolo femminile organizzato dalla sezione “G. Formoso” Cosenza dell’Unione Nazionale Veterani dello Sport. Un premio, quello della fase finale del tricolore di volley femminile UNVS assegnato alla città di Cosenza, per l’impegno mostrato negli ultimi tempi dai veterani dello sport cosentini promotori di altre importanti iniziative, tra cui si possono menzionare le più recenti quali la festa dedicata al Campionisssimo cosentino di tuffi Giovanni Tocci, la manifestazione “Il Nuoto strumento di Inclusione sportiva” svoltasi nella piscina comunale di Campagnano con la partecipazione di atleti paralimpici, il convegno svoltosi presso il Salone degli Specchi del Palazzo della Provincia di Cosenza, con esperti relatori che si sono occupati di varie tematiche sanitarie, sportive e culturali.
Uno sforzo sottolineato dal vicepresidente nazionale UNVS, Antonino Costantino e dal delegato regionale Mimmo Postorino. Perfetta e curata nei minimi particolari anche stavolta l’organizzazione del quadrangolare di volley affidata alla sezione bruzia “Giovanni Formoso”. Tutto lo staff dirigenziale si è dato da fare, dal presidente Arnaldo Nardi al vice Roberto D’Andrea, i consiglieri Giuseppe Aloi, Pino Morrone e Maurizio Berardelli, Luigi Vilardo, lo storico socio fondatore Luigi Formoso, i collaboratori Francesco La Mantia, Francesco Garofalo, Genesio Principe e Luca Reali, i quali per l‘occasione si sono avvalsi della alacre ed efficace collaborazione della pallavolista Valeria Piraino, Vicepresidente della Volley Kratos Cosenza società affiliata alla locale sezione UNVS. Uno sforzo non indifferente da parte di tutti che ha prodotto un risultato eccellente.
Le squadre partecipanti hanno apprezzato, offrendo spunti tecnici e giocate molto interessanti e di alto livello, lasciando un segno della loro partecipazione sul parquet del “PalaFerraro” di via Popilia. In chiave tecnica ha prevalso per il secondo anno consecutivo la coriacea squadra di Pavia che in una esaltante finale risolta al terzo set ha piegato la tenace compagine di Massa (25-12, 21-25, 15-10). Al terzo posto le brave atlete siciliane di Carlentini che hanno piegato le coraggiose ragazze cosentine della Volley Kratos per 2 a 0 (25-12, 25-14). Le silane allenate da Fabio Bruno nella semifinale avevano perso con le campionesse di Pavia per 2 a 0 (25-5, 25-16). Carlentini invece era stata sconfitta da Massa per 2 a 0 (25-21, 25-13).
Ottima la direzione degli arbitri della Fipav, Francesco Piluso, Giovannantonio Aita, Gianguido Sposato e Stefano Adornato. Sulla manifestazione, oltre al personale dell’Associazione nazionale carabinieri, ha vigilato un’équipe sanitaria di tutto rispetto formata dal Dott. Mario Chimenti e dai Fisioterapisti Pino Pincente, Pierluigi Montalto e Margherita De Cicco. Un solo episodio importante da gestire nella finale, fortunatamente risolto con meno problemi del previsto: l’infortunio alla brava schiacciatrice del Pavia, Federica Bosco, che ha comunque seguito il resto della gara adagiata su una barella.
Alla cerimonia di premiazione hanno partecipato la vedova e le figlie di Giovanni Formoso, a cui è intitolata la sezione UNVS cosentina, l’assessore del Comune di Cosenza Rosaria Succurro e il consigliere della Provincia di Cosenza Marco Ambrogio.
La Kratos Volley Cosenza del presidente Carmenida Chiappetta, alla prima partecipazione al Campionato Nazionale UNVS, si è difesa bene contro avversarie di tutto rispetto. Il Coach Fabio Bruno ha fatto ruotare tutte le atlete a disposizione: oltre al presidente c’erano Luciana Filomena, Rosa Talarico, Monica Perri, Valeria Piraino, Valentina Perna, Emanuela Giordano, Anna Frascino, Francesca Faro e Emanuela Greco.
Il team bruzio tra l’altro è stato promotore della festa del sabato sera in un noto locale cittadino organizzata per creare nuove amicizie e sinergie tra le squadre partecipanti anche per raccogliere fondi destinati all’acquisto di un defibrillatore. L’evento è stato denominato non a caso “Io non mi gioco il... cuore”.