LA SPEZIA - Riconoscimento dell'UNVS al locale Comando dei Vigili del Fuoco

28-05-2019 12:39 -

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Dal 17 al 19 Maggio, presso lo stadio Montagna della Spezia, bellissima struttura che nel 2020 ospiterà i Campionati Italiani di Atletica Leggera, si è dato il via alla seconda edizione di “LA SPEZIA E' SPORT”, manifestazione organizzata dal Comune della Spezia – Assessorato allo Sport e dal Comitato Regionale Liguria del CONI - Sezione La Spezia, Delegato prof. Augusto Franchetti Rosada, che per tre giorni – da venerdì 17 a domenica 19 maggio – ha trasformato il Centro “Montagna” in una grande cittadella dello Sport aperta a tutti.

Un evento rivolto a tutta la città ma in particolar modo ai più piccoli poiché hanno potuto provare, come già avvenuto nel 2018, a cimentarsi in tutti i tipi di Sport dai più tradizionali come il calcio, la pallacanestro o le discipline dell'atletica leggera a Sport meno “popolari” come il baseball o l'arrampicata con l'allestimento di una parete attrezzata a cura del CAI.

Si è partiti venerdì 17 alle 10 quando il Sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini e l'Assessore allo Sport Lorenzo Brogi, alla presenza di autorità militari della Marina, hanno inaugurato i 7 nuovi impianti work out e il nuovo impianto di Cross Fit realizzato all'interno del “Montagna” dall'assessorato allo Sport.

Nel corso dell'inaugurazione si è svolta la cerimonia di premiazione del Comando dei Vigili del Fuoco della Spezia, nella persona dell'attuale Comandante Ing. Leonardo Bruni, ad opera della locale Sezione “O. Lorenzelli – F. Zolezzi” dell'UNVS (Unione Nazionale Veterani dello Sport), unitamente al Sindaco, per tramite il suo attuale presidente Piero Lorenzelli, che brevemente ha illustrato le motivazioni.

Al Comandante è stato quindi consegnato il Crest dell'Unione con speciale dedica in riconoscimento dell'impegno per l'encomiabile lavoro di soccorso che i VVF svolgono a beneficio della popolazione, attività messa in atto durante le emergenze e calamità e non solo, caratterizzata dallo spirito di sacrificio, dalle elevate capacità professionali, che il più delle volte vanno al di là del compito istituzionale assegnato.

L'UNVS spezzina ha in atto, con il locale comando VVF diverse sinergie, sia benefiche che sportive, queste ultime si sono concretizzate, in tempi diversi, a cominciare dalla co-organizzazione dei Campionati Italiani di Nuoto di Fondo e di Triathlon, riservati ai VVF.

Presenti alla consegna del riconoscimento, il Sindaco Peracchini, l'Assessore allo Sport Brogi, Il Presidente del Consiglio Comunale Guerri, il Delegato CONI POINT SP Franchetti Rosada, i consiglieri UNVS Devoto e Guani

PIERO LORENZELLI



Si vuole qui sotto ricordare il commovente post scritto dai Vigili del Fuoco della Spezia in occasione del loro intervento a seguito del crollo del Ponte Morandi di Genova


Ponte Morandi, il post virale dei Vigili del Fuoco della La Spezia

E' il 14 agosto, alle ore 8.00 il turno inizia come tutti gli altri: assemblea del personale per composizione delle squadre e assegnazione dei compiti, poi il controllo automezzi, il tempo per un caffè e alle ore 9.00 seconda assemblea per organizzare le attività della giornata: lavori interni, addestramento e altre attività tecniche.

Il tutto in assenza di chiamate per soccorso, naturalmente, perché in quel caso… si interrompono tutte le attività in corso e i componenti della squadra chiamata ad intervenire si portano velocemente nella zona dove indossano i DPI (Dispositivi Protezione Individuali) necessari al tipo di intervento da effettuare, il caposquadra comunica con la sala operativa per i dettagli, l'autista ha già messo in moto il mezzo idoneo, tutti a bordo, via si parte…

In ogni istante durante il trascorrere delle 12 ore che compongono un turno, non sai mai cosa possa succedere nell'istante successivo… è così, è il tuo lavoro e negli anni impari a metabolizzarlo e a gestirlo.
Ore 12.00 circa: il suono prolungato di una campana attira l'attenzione di tutto il personale, tutti sanno che deve uscire la prima partenza e, infatti: “ATTENZIONE! PRIMA PARTENZA E SQUADRA APPOGGIO PER CROLLO PONTE A GENOVA”, questa è la chiamata che il collega addetto alla sala operativa divulga tramite gli altoparlanti.
Si parte, non sappiamo ancora che si tratta del “ponte” e gli interrogativi si affollano nelle nostre menti: il come, i danni, i feriti, le vittime, le dinamiche, lo scenario che troveremo al nostro arrivo, le tecniche che dovremmo adottare, funziona così il cervello del pompiere. Poi, strada facendo, i cinque dentro all'APS (Autopompaserbatoio=camion dei pompieri) e i due dentro all'Autogru ricevono per radio la conferma che si tratta proprio di “quel” ponte…

C'è un momento di silenzio tra di noi, ognuno ha bisogno di digerire la notizia a suo modo, ma è un attimo, si prosegue ad inseguire i ragionamenti di prima, si azzarda qualche ipotesi sulla strategia di intervento, si cerca di immaginare la proporzione del danno, iniziano ad arrivare dalla rete le prime foto della tragedia, mentre la sala operativa organizza il nostro trasferimento dal casello: a Genova Est ci aspettano due pattuglie dei Carabinieri che ci scortano fino alla Centrale VV.F. di Genova.
Dopo poco veniamo mandati a lavorare sotto il troncone di ponente, sotto al quale il ponte caduto ha coinvolto anche due capannoni.

Per quanto ci si possa fare un'idea dalle foto, dalle immagini trasmesse in tv, vedere da vicino è impressionante…
Iniziamo a lavorare per estrarre alcune vittime dai loro veicoli; data la dinamica, le operazioni non sono facili: è tutto un groviglio di cemento, asfalto, ferro, vetri, porzioni di carreggiata precipitate a terra, manufatti non individuabili a colpo d'occhio; tutto in un equilibrio quantomeno precario, ostacola il percorso ma ci si fa strada e si arriva…
Gli USAR, personale VF addestrato alla ricerca in questi ambiti, fornisce indicazioni precise sull'ubicazione delle persone e sulla sequenza di rimozione di detriti piuttosto che sulla necessità di demolizione da seguire per arrivare a loro in sicurezza.

Il pensiero del ponte sovrastante ci sfiora, forse abbiamo anche un po' paura, ma si lavora, la pioggia è cessata, ci sono quelle persone da recuperare, sempre con la speranza di poter trovare qualcuno ancora in vita, perché quella non ci abbandona mai, ma con la consapevolezza che la realtà ci offrirà, purtroppo, un'altra verità. La mototroncatrice, il divaricatore, le cesoie, l'esperienza, la sicurezza e le risorse del lavoro di squadra, tutto ci serve per poter estrarre le vittime.

La vita umana non ha prezzo e sicuramente questa non è una scoperta fatta dai pompieri, i quali però sono consapevoli dell'importanza che riveste, per i famigliari delle vittime, avere la consolazione della presenza fisica dei loro cari, se pur priva di vita.
Anche per questo si lavora così alacremente nelle prime ore dall'origine dell'evento, sia esso terremoto, alluvione, crollo, esplosione: priorità assoluta alla ricerca di persone ancora in vita ma subito dopo e, talvolta, contemporaneamente, alla pietosa, nell'accezione prima dell'aggettivo, opera di restituzione delle vittime alle loro famiglie: anche per questo ci hanno ringraziato…

A un certo punto alzi la testa, i tuoi occhi girano intorno, non sai quanto tempo è passato, ed è tutto un brulicare di soccorritori in un arcobaleno di divise, ognuno a fare il suo come un insieme di ingranaggi sincronizzati, è un continuo andirivieni di DRAGHI, gli elicotteri VV.F., … ecco cos'era quel rumore che non riuscivo a identificare; i colleghi si sono moltiplicati… fin da subito e nei giorni successivi arriveranno da: Liguria, Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Toscana, Emilia Romagna, Marche,Umbria, Molise. Puglia, Campania, Lazio.
E' arrivato anche il nostro UCL, il furgone che funge da posto di comando avanzato, con altri due colleghi, il quale viene posizionato all'inizio della zona rossa: per alcuni giorni sarà il filtro per tutti coloro che devono accedere all'area: ditte esterne, colleghi, soccorritori, giornalisti…

Ragazzi vi danno il cambio, andate a riposare un pochino; la palestra della Sede Centrale di Genova è stata allestita con brandine da campo, su ognuna delle quali è scritto il nome del comando che le userà: è rinfrancante non solo potersi sdraiare qualche ora ma anche sapere che la “macchina” ha funzionato; è ancora buio quando ci si alza e si torna “al ponte”…
A metà mattina arrivano a darci il cambio, e questo passaggio si ripeterà per alcuni giorni a venire.
Un giorno, poi, finisce la fase della ricerca: non ci sono più persone disperse, nessuno manca all'appello, in una maniera o nell'altra; ecco che allora cambia anche il nostro assetto: è il tempo delle verifiche alle strutture, è il tempo che i nostri aerosoccorritori, i quali normalmente si calano dall'elicottero, oggi si calano dal ponte per rimuovere parti pericolanti, sorvegliati anche dai droni, recentissima risorsa a disposizione del Corpo Nazionale.

Questa tragedia ha lasciato fuori casa numerose persone: è il tempo di accompagnarle nelle loro abitazioni a prendere ciò che è necessario, è il tempo della comprensione, non della compassione, è il tempo di una parola di conforto, di un incoraggiamento, è il tempo che…ALT i recuperi sono sospesi perché è troppo pericoloso per tutti stare lì sotto…
Poi è oggi e i Vigili del Fuoco ringraziano GENOVA per i caffè portati nei thermos, per la focaccia, per l'acqua, per le sedie, per i panini, per i caffè trovati pagati nei bar, per la frutta ma soprattutto per i GRAZIE che ci vengono “regalati” da tutti, dalla gente per la strada, dai negozianti, dalle aziende, dagli altri soccorritori, dalle forze dell'ordine, sono GRAZIE che fanno tanto bene, che fanno emozionare, che danno un senso a quello che fai, e noi li apprezziamo davvero tanto e ne siamo orgogliosi anche se abbiamo fatto solo il nostro lavoro.




Fonte: UNVS La Spezia - La Spezia www.unvsliguria.it