Cino Ricci, riconoscimento alla carriera per il mito della vela

30-07-2019 17:03 -

Riconoscimento alla carriera per Cino Ricci -socio della Sezione UNVS di Ravenna- il velista romagnolo di 85 anni che ha fatto la storia della vela italiana.

In occasione della tappa di Ravenna del Circuito Optimist Kinder più Sport, sabato 27 luglio 2019, il presidente della Federazione Italiana Vela Francesco Ettorre si è personalmente congratulato con il "nostro" grande Cino.

Tra i presenti anche Max Sirena, skipper di Luna Rosa, il consigliere FIV Donatello Mellina e il ravennate Walter Cavallucci, il rappresentante italiano nel Council di World Sailing.

«Anche se oggi a 85 anni si è ritirato in campagna nel podere del nonno», ha spiegato così le ragioni del premio Mellina, «quella di Cino Ricci è stata ed è una vita tutta per il mare. Da quando ragazzino usciva con i pescatori di Cervia, imparando le basi della navigazione, fino a diventare lo Skipper d'Italia, il volto più popolare, l'icona della vela del nostro paese. Con una capacità unica di guardare a questo sport con passione irrefrenabile, concretezza progettuale e disincanto critico, lucido anche nei celebri aforismi.

Un innovatore e antesignano nella vela d'altura, con partecipazioni alla famosa Admiral's Cup che hanno cambiato l'approccio italiano all'altomare. Marinaio dei potenti, riferimento tecnico, umano e organizzativo. Non poteva che essere lui a portare l'Italia al sacro Graal dello yachting, l'America's Cup, con la sfida di Azzurra che ancora oggi è quasi leggenda, per la scia che ha saputo creare».
«Con la popolarità raggiunta», ha aggiunto Mellina, «ha saputo trasformarsi in grande comunicatore, voce e volto di celebri telecronache e racconti di storie e personaggi velici. La Coppa America del 1992, il Moro di Venezia di Raul Gardini. Quelle di Luna Rossa per tutto il primo decennio del duemila.
Forse nessuno come lui avrebbe potuto esprimerle meglio. E quella voglia di imprese veliche lo ha portato a girare la penisola senza sosta per 22 anni di Giro d'Italia a Vela. Negli anni la sua visione ha abbracciato anche la vela olimpica e l'attività federale. Grazie, Cino. Ci hai regalato oltre cinquant'anni di emozioni a vela».

Meglio tardi che mai.
Cino Ricci, lo skipper di Azzurra, l'uomo che è simbolo della vela in Italia insieme a pochi altri (dopo trent'anni dall'impresa della prima campagna italiana in Coppa America), è stato festeggiato in occasione della tappa di Ravenna del Circuito Optimist Italia Kinder più Sport con la consegna di un riconoscimento alla carriera da parte della Federvela. Lo ha fatto il presidente Francesco Ettorre, che sembra voler colmare i vuoti che la FIV del passato aveva lasciato tali, preferendo le classi olimpiche all'altra vela, quella appunto dei Cino Ricci della Coppa America, o delle imprese oceaniche dei Giovanni Soldini, che non a caso è stato invitato di recente dallo stesso Ettorre a tenere uno stage ai giovani velisti oceanici italiani sotto l'egida della Federazione.


La motivazione ufficiale

“Anche se oggi a 85 anni si è ritirato in campagna, nel podere del nonno, quella di Cino Ricci è stata ed è una vita tutta per il mare. Da quando ragazzino usciva con i pescatori di Cervia, imparando le basi della navigazione, fino a diventare lo skipper d'Italia, il volto più popolare, l'icona della vela del nostro paese. Con una capacità unica di guardare a questo sport con passione irrefrenabile, concretezza progettuale e disincanto critico, lucido anche nei celebri aforismi.
Innovatore e antesignano nella vela d'altura, con partecipazioni alla famosa Admiral's Cup che hanno cambiato l'approccio italiano all'altomare. Marinaio dei potenti, riferimento tecnico, umano e organizzativo. Non poteva che essere lui a portare l'Italia al sacro Graal dello yachting, l'America's Cup, con la sfida di Azzurra che ancora oggi è quasi leggenda, per la scia che ha saputo creare.
Con la popolarità raggiunta ha saputo trasformarsi in grande comunicatore, voce e volto di celebri telecronache e racconti di storie e personaggi velici. La Coppa America del 1992, il Moro di Venezia di Raul Gardini. Quelle di Luna Rossa per tutto il primo decennio del duemila. Forse nessuno come lui avrebbe potuto esprimerle meglio. E quella voglia di imprese veliche lo ha portato a girare la penisola senza sosta per 22 anni di Giro d'Italia a Vela. Negli anni la sua visione ha abbracciato anche la vela olimpica e l'attività federale. Grazie, Cino. Ci hai regatalo oltre cinquant'anni di emozioni a vela.”

E UN GRAZIE DAI TUOI VETERANI DELLA SEZIONE UNVS DI RAVENNA PIENI DI ORGOGLIO POTENDO DIRE DI "ESSERE" CON TE... E POI UN GRAZIE PARTICOLARE PER I TUOI RACCONTI, SEMPRE PIENI DI PREZIOSI CONSIGLI, NELLE OCCASIONI DI VITA SEZIONALE A CUI PUOI PARTECIPARE.


Fonte: Addetto stampa Sezione UNVS di Ravenna www.unvsromagna.it