ANDREA SCHIANCHI si aggiudica il premio letterario del CONI

16-01-2020 12:49 -

ROMA - Presso il Salone d'Onore – l'annuale cerimonia di consegna dei Premi Letterari e Giornalistici del CONI, alla presenza del Presidente del Comitato Olimpico Nazionale Italiano, Giovanni Malagò e del Segretario Generale, Carlo Mornati.
All'evento sono intervenuti Gianni Letta, Presidente del Concorso per il Racconto Sportivo, Marino Bartoletti, Presidente del Concorso Letterario, Luigi Ferrajolo, Presidente dell'USSI, e Daniele Tosatti, figlio dell'indimenticato Giorgio, cui è intitolato il Premio speciale “Una penna per lo sport”.
La giornata è stata aperta dal saluto del Presidente Malagò, che ha voluto sottolineare l'importanza dell'evento. “Siamo felici di una tradizione che ho ereditato e che ho cercato di promuovere e di sostenere.
Questi Premi sono molto considerati e prestigiosi, ciò è dovuto alla storia che ci ha preceduto, a chi presiede e compone le giurie oggi e al fatto di essere al CONI, gratificando chi parla e chi racconta le vicende del nostro mondo.
È un orgoglio questo concorso, lo posso paragonare ai grandi successi del movimento che voi raccontate con passione e capacità. È una missione portata avanti in due modi diversi”.
Tra i premiati nella sezione Narrativa il riconoscimento, consistente nel Diploma d'Onore CONI, è andato allo scrittore/giornalista della Gazzetta dello Sport, Andrea Schianchi autore del libro “Non spegnete quel Fuoco” (Absolutely Free Editore) che tratta dell'epica vittoria dei Vigili del Fuoco della Spezia, durante il Campionato di Guerra '43 – '44, che si imposero sul Grande Torino, il 16 Luglio 1944, a seguito di un torneo a gironi, che vide 3 finaliste contendersi il titolo. La squadra del Venezia risultava la terza squadra.

“Una storia incredibile, ma poco conosciuta, una delle pagine più romantiche della storia del calcio italiano: i protagonisti furono i Vigili del Fuoco Spezia, Bani, Borrini, Amenta, Gramaglia, Persia, Scarpato, Tommaseo, Rostagno, Costa, Tori e Angelini, guidati da Ottavio Barbieri. Nel 1944, con la Seconda Guerra Mondiale giunta ad un punto cruciale, percorsero il Nord Italia a bordo di una vecchia autobotte modificata e sempre sotto il rischio dei bombardamenti, arrivando a quell'indimenticabile 16 luglio 1944, quando i colpi di Angelini stesero l'imbattibile Torino, portando gli uomini di Ottavio Barbieri sul tetto d'Italia.”

Alla stesura del libro, che segue una linea di rigore storico degli avvenimenti dell'epoca , hanno partecipato, con testimonianze e documenti:il Comando dei VVF della Spezia, Giorgio Pagano, ex sindaco della Spezia, Piero Lorenzelli, presidente della Sezione spezzina dell'UNVS, ed alcuni familiari dei "Mitici".

Tempo fa, Andrea aveva altresì visitato la sede del Comando Provinciale dei VVF, accompagnato da Lorenzelli e Devoto (dirigente e cofondatore della Sezione dei Veterani spezzini) accolto dal Comandante Calogero Daidone, ove poteva così toccare con mano la Coppa assegnata ai "Mitici VVF del '44", oltre a diversi altri cimeli e documenti dell'epoca.

Per coloro che volessero approfondire la storia di quel Campionato di Guerra, sul sito Nazionale dei VVF si può reperire la più completa documentazione al riguardo:

www.vigilfuoco.it/sitispeciali/viewPage.asp?s=2&p=53642



Vedere al link:

https://www.unvsliguria.it/La-Spezia-Non-spegnete-quel-Fuoco-altro-libro-sulla-storica-impresa-dei-calciatori-VVF.htm








Fonte: UNVS La Spezia - La Spezia www.unvsliguria.it