75 anni fa il referendum che faceva dell'Italia una Repubblica

03-06-2021 09:56 -

L'anno 1946 fu per l'Italia un anno importante perché il 2 giugno 1946 (domenica) si svolse il
referendum istituzionale, cioè il popolo italiano doveva scegliere tra monarchia e repubblica ( si
votava anche il lunedì, fino alle 12). C’era un bel sole in tutta la penisola e tutto si svolse con
tranquillità, anche se le file cominciarono fin dalle prime ore di mattina. Avevano fretta i cittadini
italiani, a sentirsi protagonisti, finalmente era giunta l’ora del suffragio universale . Per la prima
volta, infatti, potettero pronunciarsi tutte le donne.
A dire il vero, per alcune di loro, era già accaduto qualche mese prima, il 10 marzo ( ma erano
elezioni amministrative che riguardavano 436 comuni (nei cui consigli comunali vennero però elette
2000 donne).
Il 2 giugno 1946 era anche l’anniversario della morte di Giuseppe Garibaldi e forse anche questo è
stato un buon auspicio per la Repubblica. In quella stessa giornata non c’era in ballo solo il
referendum istituzionale, ma anche l’elezione dei rappresentanti dei partiti politici, preposti a
formare l’ Assemblea Costituente che avrebbe iniziato i lavori il 24 giugno 1946.
Si recarono alle urne in 24.947.187 (su 28.055.449 aventi diritto) , una percentuale dell’89,1% . A
favore della Repubblica si espressero in 12.717.923, per la monarchia 10.719.284, le schede nulle
furono 1.498.136.
Un passaggio storico tanto atteso e fondamentale per tutti i cittadini duramente provati da una
stagione di guerre e dalla dittatura. Il referendum del 2 giugno 1946, consentì all'Italia di
intraprendere il percorso della democrazia, del progresso sociale, dello sviluppo. Il Presidente
Sergio Mattarella, in occasione della Festa della Repubblica di quest’anno ha parlato, attraverso i
Prefetti, a tutte le comunità del territorio nazionale “... Se ora possiamo guardare con maggiore
fiducia al futuro, è soprattutto grazie alla ricchezza di risorse che il Paese ha saputo trovare o
riscoprire e all’apporto unitario che ciascuno, non senza sacrificio, ha offerto.... Con l’auspicio
che la Festa della Repubblica possa essere l’occasione di una rinnovata riflessione sui valori di
libertà, uguaglianza e democrazia alla base della scelta repubblicana e della Carta costituzionale,
punto di sicuro orientamento anche nell’attuale passaggio storico, rivolgo a voi Prefetti e a tutte le
Istituzioni locali i più sentiti auguri di buon lavoro”.
Alle 10 la deposizione di una corona d'alloro al Milite Ignoto da parte del Prefetto di Terni, Emilio
Dario Sensi, e del Sindaco di Terni, Avv. Leonardo Latini. Presenti le Istituzioni civili, militari e
religiose (vescovo Giuseppe Piemontese) le associazioni combattentistiche e d'arma con i propri
Labari o Vessilli (Associazione Nazionale Alpini, Associazione Nazionale Bersaglieri,
Associazione Nazionale Carristi d’Italia, Associazione Nazionale Carabinieri, Associazione Mutilati
e Invalidi di Guerra, Associazione Arma Aeronautica, Associazione Nazionale Autieri d'Italia,
Associazione Vittime Civili di Guerra, Associazione Nazionale della Polizia di Stato, Associazione
Nazionale Combattenti e Reduci, ANVG Federazione provinciale di Terni, ANPI Associazione
Nazionale Partigiani d’Italia, Associazione Nazionale 'Cremonini’, Gruppo Combattimento
Cremona, ANPPIA Associazione Nazionale Perseguitati Politici Italiani Antifascisti, etc.),
l’Associazione Culturale Unla e sportive FIASP, UNVS e tante altre associazioni.
Giocondo Talamonti