CICLISMO DILETTANTI: LA MAGLIA ETICA-ANTIDOPING DI SIMONE VELASCO, PATROCINATA DAL CONI, ARRICCHISCE UNA SPLENDIDA 18/A EDIZIONE DEL TROFEO EDIL C

23-04-2014 09:37 -

Il volto adolescenziale, incorniciato da basettone lunghissimee e acuminate, di Simone Velasco e´ l´immagine ad hoc per un momento significativo vissuto dal progetto maglia etica-antidoping nell´appuntamento del 18° Trofeo Edil C di Collecchio, prova internazionale del calendario dilettanti Elite-Under23.



La corsa organizzata dalla Virtus Collecchio ha segnato il debutto del patrocinio Coni nell´iniziativa a tutela della salute dei corridori ideata nel 2012 dall´Asd Sapientiae Motusque di Sezze (Latina), sviluppata a Casale Monferrato (Alessandria) dall´Unione Nazionale Veterani dello Sport: la sensibilita´ del numero uno dello sport italiano Giovanni Malago´ ha permesso questo passaggio qualitativamente forte nel cammino di ricerca di un´attivita´ agonistica che riaffermi in cima ai principi da tutelare l´integrita´ psico-fisica degli atleti.



La scelta del Coni del Trofeo Edil C e´ un tributo doveroso alla serieta´ dell´organizzazione guidata dall´esperienza e dalla passione consolidata di Corrado Cavazzini, leader della sezione di Parma dei Veterani dello Sport, e dal piglio di Stefano Risoli, presidente Virtus, societa´ impegnata nella diffusione dello sport a due ruote tra i piccoli che quest´anno compira´ un forte step nel suo operato con la partenza della frazione Collecchio-Savona, 11/a tappa del 97° Giro d´Italia in calendario il prossimo 21 maggio.



L´adesione alla maglia etica-antidoping del club parmigiano si e´ congeniata materialmente nell´assegnazione della casacca, con successivo test sanitario dopo l´arrivo, al vincitore della classifica a punti del gran premio della montagna di Segalara, strappo selettivo affrontato quattro volte nella seconda meta´ di gara: un´idea efficace che ha innescato una corsa nella corsa all´interno dei componenti della fuga a lunga gittata che ha segnato le sorti dell´evento.



La maglia, bianca con banda orizzontale azzurro-nera per l´occasione, ha premiato un bellissimo duello serrato tra il baby Simone Velasco (Zalf-Desiree´) e l´esperto Andrea Vaccher (Marchiol-Emisfero-Site): 10 punti per il 18enne toscano dell´Isola d´Elba, frutto di tre passaggi in testa all´erta di Segalara, contro i 9 del corridore trevigiano, 26 anni, nipote di Moreno Argentin.



Un valido testa a testa in cui Vaccher si e´ preso la rivincita immediata sul traguardo di viale Liberta´ aggiudicandosi la classica con uno sprint millimetrico contro un tenacissimo Velasco: l´atleta veneto ha ribadito cosi´ il feeling con la cittadina emiliana dopo aver centrato cinque anni fa la Coppa Collecchio, un double mai riuscito a nessun corridore nella storia parallela delle due competizioni.





Le considerazioni dei protagonisti etici



´´Quando mi hanno spiegato che la maglia etica era in palio a Collecchio ho sentito una spinta ancora piu´ forte a dare il meglio di me stesso - ha spiegato Velasco, trapiantato a Bologna per studi e per costruirsi una carriera agonistica interessante - Nel 2014 un giovane puo´ praticare il ciclismo a livelli importanti senza ricorrere alla scorciatoia farmacologica. Determinazione e amore per questo sport sono le mie uniche risorse. Finora ho riscontri incoraggianti: un anno fa ho vinto dieci gare e pratico anche ciclocross e mountain bike oltre a proseguire gli studi. A luglio affrontero´ l´esame di maturita´ per conseguire il diploma di tecnico aeronatico. Rimunciare alla discoteca e ai divertimenti con gli amici non mi pesa: il valore che conta per me e´ essere un atleta credibile con il mio nome che non viene accostato a pratiche vietate´´.



´´La considerazione riservataci dal Coni e´ una soddisfazione per la passione mia e di tutto il nostro gruppo organizzatore - ha sottolineato Corrado Cavazzini - Mi chiamano mecenate. parolone pomposo: mi basta essere un sincero appassionato che si impegna in questo sport che ho praticato nelle categorie giovanili. La maglia etica antidoping e´ un giusto premio a chi ha ben chiari i concetti di lealta´, prima di tutto verso se stessi, e rispetto e non ha timore di rivelarli: con questi capisaldi il ciclismo puo´ crearsi un presente e un futuro sereno´´.



´´Il Trofeo Edil C si e´ costruito un forte appeal anche oltre confine e il tetto massimo dei 200 iscritti lo abbiamo raggiunto rapidamente anche quest´anno. Introdurre la maglia etica e´ un´innovazione utile ad arricchire costantemente la manifestazione - ha analizzato Stefano Risoli - Si cresce insieme a corridori e team in questo modo per salvaguardare il potenziale sano del nostro sport. Lo sforzo di ospitare il Giro d´Italia tra un mese e´ elevato ma e´ un utile banco di prova per le capacita´ di Collecchio di proporre emozioni agonistiche di vertice´´.



´´190 partenti rappresentano la risposta piu´ netta e incontrovertibile alle troppe fandonie che abbiamo ascoltato da organizzatori a cui abbiamo proposto la casacca etica - ha concluso Andrea Desana. delegato regionale Piemonte-Valle d´Aosta dei Veterani dello Sport, da tempo impegnato nel progetto - A chi teme di trovarsi con 30-40 corridori al via perche´ introduce gli sprint, con relativi controlli per il bene salute, consegnerei le immagini di oggi. I ragazzi che pedalano sono i primi a essersi stancati di vedersi etichettare come dopati quando la loro coscienza ed educazione respinge comportamenti illeciti. L´intelligenza di Cavazzini e Risoli e dei loro collaboratori e´ un punto fermo da applaudire con sincera ammirazione´´.


Fonte: www.unvspiemontevalledaosta.it