Mitola (Pink) Atleta dell´anno Unvs e premio ´´F.Nitti´´ a Paparesta Grandi sportivi illuminano la mappa di Bari

03-12-2014 09:05 -


Dove vai se la memoria non ce l´hai. La parafrasi di un famoso detto racchiude la filosofia che ispira l´attività dell´Unione Veterani dello Sport. E di memoria e gloria sportiva è stata intrisa la serata di "Incontri di Sport", l´iniziativa promossa dall´Unvs Bari "F. Martino" e dall´Amministrazione comunale, svoltasi nella sala consiliare "E. Dalfino" e che ha avuto tre momenti cruciali: la premiazione dell´Atleta dell´Anno Unvs 2014, la consegna del "Premio Filippo Nitti" e la presentazione della mappa cittadina con tutte le intitolazioni a grandi personaggi dello sport barese.




ATLETA DELL´ANNO - Il premio è andato a Cristina Mitola, calciatrice della Pink Bari, promossa per la prima volta in serie A nella passata stagione. Un riconoscimento che l´atleta ha voluto condividere con tutta la società, nella quale è tornata dopo un grave infortunio e alcune esperienze fuori regione. "Il calcio è uno sport per tutti, non di genere - ha detto - purtroppo l´Italia è indietro sul piano culturale rispetto al resto del mondo". Il presidente Franco Castellano: "Questo è un premio a cui teniamo tantissimo, fu istituito dal nostro presidentissimo Edoardo Mangiarotti. E ci fa piacere assegnarlo a questa ragazza che ha avuto la forza di tornare dopo un brutto infortunio". La Mitola ha ricevuto il premio dall´assessore allo Sport del Comune, Pietro Petruzzelli e dallo stesso Castellano tra gli applausi della vasta platea e in particolare dell´allentrice della Pink, Isabella Cardone e della presidentessa Alessandra Signorile.




PREMIO NITTI - Istituito nella scorsa stagione grazie ad un´intesa con il Comitato regionale della Figc Puglia/Lnd presieduto da Vito Tisci, il premio intitolato a Filippo Nitti, storico segretario dell´A.S. Bari, è stato assegnato a Gianluca Paparesta, presidente della Fc Bari 1908. A ritirarlo, dalle mani della signora Elisa, dei figli Fabrizio e Claudio Nitti, Romeo Paparesta, ora dirigente del club biancorosso e padre di Gianluca, a Roma per motivi istituzionali. "Sono molto emozionato - ha detto Paparesta - come è inevitabile che sia un genitore che riceve un premio assegnato al proprio figlio e anche perché questo riconoscimento porta il nome di un personaggio che ha fatto la storia del calcio barese. Un premio che dedichiamo ai nostri tifosi, senza la loro spinta, la loro passione non avremmo mai fatto questo passo". La motivazione del premio è nelle parole di Gianni Antonucci, storico del calcio barese: "Non ci fosse stato Gianluca Paparesta, il Bari sarebbe scomparso".




MAPPA CITTADINA - Impianti sportivi, strade, piazze e giardini di Bari portano il nome di atleti e dirigenti che hanno fatto la storia dello sport. E si intitola proprio "Uomini e storie per il futuro" la guida che l´Unvs di Bari ha confezionato con il patrocinio di Comune e Coni Puglia, edita dalla DiMarsico Libri, e grazie alla quale si può virtualmente fare un giro della città e ricordare uno per uno questi grandi personaggi. Una pubblicazione per la quale il presidente Castellano ha raccolto i consensi dell´assessore Petruzzelli, di Mimmo Accettura, presidente regionale dei medici sportivi pugliesi e figlio di Vito, detto "Tuccino", fondatore del centro di Medicina dello Sport a Bari, del presidente del Cus Bari, Renato Laforgia e dello stesso Antonucci.

"E´ la prima volta che partecipo ad un´iniziativa dei Veterani e mi fa molto piacere conoscere quest´altra realtà dello sport cittadino - ha detto Petruzzelli - l´altro giorno partecipai alla cerimonia di messa in posa di alcuni alberi. Sarebbe bello in futuro, anche per legare le due deleghe che mi sono affidate, ambiente e sport, dare un nome anche agli alberi, magari di qualche celebre sportivo, così faremmo in modo che come l´albero cresce e fortifica le radici, così anche resti impresso il ricordo". Perché, come ha detto Enzo Tamborra, giornalista che ha presentato la serata a cui hanno partecipato rappresentanti di Cus, Barion e Angiulli, "per capire dove andiamo, dobbiamo sapere da dove veniamo". E allora non si può non sapere chi è stato e cosa ha rappresentato per Bari Nicola Oberan Laforgia, grande dirigente dell´Angiulli. Suo figlio Renato, medico di fama come il padre, è a capo del Cus. "Grazie a lui ho vissuto molti dei personaggi a cui l´Unvs ha dedicato qualcosa. Ora loro ci vegliano dall´alto, guardano il nostro operato e ci chiedono di avvicinare quanti più ragazzi allo sport". Non è mancata una raccomandazione di Castellano ai giornalisti: "Per favore, quando parlate delle piscine comunali, non omettete il nome di Angelo Albanese".

Albanese, insieme ad Accettura e Laforgia, fa parte della lunga carrellata di nomi e cognomi che impreziosiscono la toponomastica di Bari che ha avuto nell´ex assessore Antonella Rinella e nel dirigente di settore Bruno Romagnini l´interfaccia dell´azione dei Veterani. Vi troviamo Angelo Balestrazzi, Mario Bisignani, Michele Campione, Francesco Capocasale, Raffaele Costantino, Peppino Cusmai, Paolo Danese, Giuseppe Del Console, Angelo De Palo, Pietro Floriano Florio, Ignazio Lojacono, Pietro Lombardi, Floriano Ludwig, Francesco Martino, Paolo Pinto, Francesco Portoghese, Sante Scarcia, Ugo Stecchi, L´equipaggio dei Trabaccolanti, Arpad Weisz. E a questi vanno aggiunti i calciatori del Bari a cui sono dedicate le scalinate d´accesso allo stadio San Nicola: Michele Alboreto, Domenico Amitrani, Luigi Caldarulo, Francesco Capocasale, Giuseppe Capriati, Giovanni Cavaliere, Severino Cavone, Giovanni Chiricallo, Nicola Chiricallo, Giacomo Cosmano, Raffaele Costantino, Arcangelo De Matteo, Giorgio Dentuti, Onofrio Fusco, Cesarino Grossi, Antonio Lella, Gaetano Lojacono, Tommaso Maestrelli, Vito Minunno, Vincenzo Orlando, Luigi Perilli, Raffaele Rossini, Vito Antonio Terioli e Giuseppe Vacca. Nomi, storie racchiusi nella mappa cittadina frutto dell´instancabile lavoro dell´Unvs di Bari "che per questa città - ha detto Antonucci - ha fatto cose di cui non c´è traccia in altre parti d´Italia".