Il calcio è poesia - Il giorno in cui Cantona divenne un rivoluzionario

13-07-2015 10:01 -

Eric Cantona non è stato un calciatore, non scherziamo. Era un modello d´arte, un fumetto, un eroe, un bellimbusto, un falso francese, un irritante e fottuto bestione, un attaccante, anzi no, un grande smistatore che rischiava spesso quell´ossicino dell´alluce del piede specie destro che gli serviva per le sue drittate, le finte. Era un cantante, fu attore, dipingeva. Quando arrivò lui a Manchester erano ventisei anni che non vincevamo il campionato ed a Ferguson dissero anche che prendeva un mezzo rottame. Fece le sue, quelle del Sir e le altrui fortune. Se ben guardate ai gol ed ai canti di Eric però, vi farete un´idea confusa del personaggio, capace di grida e salti ma anche di cadute e stecche. Dicono che il pezzo migliore, Cantona lo disegnò un giorno del 2010 verso fine anno quando lo intervistò Press Oceane; gli chiesero cosa volesse dire fare una rivoluzione, cosa significasse ribaltare il mondo intero. Guardò la telecamera fissa e disse senza titubanza: "Ritirare tutti i risparmi dalle banche nello stesso momento"; maglione rosso, una manica lunga, l´altra arrotolata, aggiunse "non credo si possa essere felici guardando la miseria che ci circonda". Pochi giorni dopo annunciò a Liberation, con un accento da presidente, anche il giorno scelto per svuotare tutto dai conti, sollevando prima una certa curiosità, poi un dubbio se si trattasse veramente di qualcosa di presidenziale o meno, un autentico polverone, che c´è chi lo chiama ancora ora casino. Dovette intervenire il Ministro dell´economia francese Lagarde, ricordando al signore di farsi i calci ed i corner suoi, perchè quel pittore, poeta, fumetto o modello d´arte, bellimbusto, stava per scatenare la folla. Ma per davvero. La fabbrica di spiantati del football aveva prodotto il più spiantato di tutti, specie per il governo francese. Solo poche banche, per la verità, registrarono flussi in uscita degni di nota, ma il rimbalzo fu forte. Qualcuno andò in una banca della Provenza a chieder se si poteva parlare con Cantona. Altri si limitarono a chiedere al vicino se avesse fatto come aveva detto Cantona sui giornali. Liberation dopo pochi giorni, la chiuse lì. Cantona continuò ad usare la carta di credito anche per pagare la birra al bar.

ARMANDO NAPOLETANO


Fonte: UNVS La Spezia www.unvsliguria.it