Un interessante dibattito sul futuro del ciclismo femminile organizzato dalla Sezione di Lucca
15-05-2025 17:12 - Primo Piano
Perfetta riuscita del dibattito sul tema “Il futuro del Ciclismo femminile” organizzato nella splendida cornice del Grand Hotel Guinigi dalla Sezione Gino Dovichi di Lucca, con il prezioso apporto della Città di Lucca, della Commissione per le Pari Opportunità del Comune di Lucca presieduta da Rosella Simoncelli, di Soroptimist International di Lucca rappresentata da Laura Checcucci, del Team Michela Fanini presieduto da Brunello Fanini e dal Comitato Lucchese della Federciclismo del presidente Pierluigi Castellani. A rendere ancora più importante e significativo il dibattito, (al quale ha assistito un folto pubblico) la partecipazione di Francesca Bardelli, Presidente Nazionale dell'UNVS, Simona Testaferrata, Assessore del Comune di Lucca per l'istruzione e le pari opportunità, Fabio Barsanti, vice sindaco e assessore allo sport del Comune di Lucca e Simonetta Simonetti che ha presentato il suo libro sulla prima, leggendaria ciclista italiana, Alfonsina Strada. Ospiti d'onore e al centro della riuscita serata sono state tre grandi campionesse del ciclismo in tempi recenti: la “Pantanina” Fabiana Luperini, la livornese Silvia Parietti e la lituana/italiana (dal doppio passaporto avendo sposato un italiano) Edita Pucinskaite Rossi. A condurre il vivace dibattito il giornalista di TVL-TV Libera Pistoia Maurizio Tintori, peraltro lucchese purosangue. Fabiana Luperini, accreditata di oltre 120 vittorie in carriera, inclusi Tour de France e Giro d'Italia oltre a svariati campionati italiani, era reduce da un'esperienza non del tutto positiva come diesse del team maschile categoria Professional della Corratec, Nel suo intervento Luperini ha commentato il momento difficile del ciclismo italiano (soprattutto a livello maschile) ed ha auspicato che la Federciclismo possa trovare il modo di portare al ciclismo un maggior numero di bambini. Impresa che attualmente appare quasi utopistica, per garantire negli anni a venire l'opportuno ricambio generazionale con gli atleti che attualmente militano nelle categorie professionistiche, il top del mondo ciclistico. Silvia Parietti, già campionessa italiana Elite, si è dedicata all'organizzazione di coinvolgenti Bike Tours tra le bellezze della costa e dell'interno livornesi e la Maremma. Sostiene ardentemente le campagne per garantire la sicurezza dei ciclisti sulle strade e infine collabora attivamente con l'Associazione Corridori Ciclisti Professionisti Italiani.
Molto applaudito l'intervento di Brunello Fanini, lucchese, inarrivabile patron del ciclismo femminile italiano e organizzatore di prestigiose gare ciclistiche internazionali come i Giri d'Italia e di Toscana. Un modo per cercare di superare il dolore patito nel 1994, (quando l'amata figlia ventunenne Michela, già campionessa affermata e numero uno in Italia, perse la vita in un incidente d'auto. Accanto a lui Roberto Lencioni, in arte “Carube”, storico meccanico lucchese di tanti campioni, a partire da Mario Cipollini. Sua l'esposizione di bellissime bici d'epoca appartenute a ciclisti famosi.
Significativo l'intervento di Edita Pucinskaite Rossi, (altra campionessa di grido tra il 1995 e il 2010, con successi al Tour de France, in due Giri d'Italia e nel Campionato Mondiale a Verona nel 1999. 98 le vittorie totali). Attualmente vive a Monsummano con il marito Roberto e i due figlioletti. E' la madrina della Gran Fondo Edita Pucinskaite organizzata dal suo team cicloamatoriate targato AVIS Pistoia. Accanto alla gioia per le tante affermazioni ottenute, Edita ha ricordato un evento tragico che cambiò la sua vita, il suicidio di una sua cara amica: ‘Quando l'ho persa ho capito che la vita non perdona troppa bontà. Io avrei voluto essere Dopo la sua morte ho capito che se non reagisci, se non ti difendi la vita ti schiaccia. Bisogna imparare a riconoscere che la vera salute non è solo quella fisica ma anche quella della mente, che è alla base dei comportamenti’.
Molto applaudito l'intervento di Brunello Fanini, lucchese, inarrivabile patron del ciclismo femminile italiano e organizzatore di prestigiose gare ciclistiche internazionali come i Giri d'Italia e di Toscana. Un modo per cercare di superare il dolore patito nel 1994, (quando l'amata figlia ventunenne Michela, già campionessa affermata e numero uno in Italia, perse la vita in un incidente d'auto. Accanto a lui Roberto Lencioni, in arte “Carube”, storico meccanico lucchese di tanti campioni, a partire da Mario Cipollini. Sua l'esposizione di bellissime bici d'epoca appartenute a ciclisti famosi.
Significativo l'intervento di Edita Pucinskaite Rossi, (altra campionessa di grido tra il 1995 e il 2010, con successi al Tour de France, in due Giri d'Italia e nel Campionato Mondiale a Verona nel 1999. 98 le vittorie totali). Attualmente vive a Monsummano con il marito Roberto e i due figlioletti. E' la madrina della Gran Fondo Edita Pucinskaite organizzata dal suo team cicloamatoriate targato AVIS Pistoia. Accanto alla gioia per le tante affermazioni ottenute, Edita ha ricordato un evento tragico che cambiò la sua vita, il suicidio di una sua cara amica: ‘Quando l'ho persa ho capito che la vita non perdona troppa bontà. Io avrei voluto essere Dopo la sua morte ho capito che se non reagisci, se non ti difendi la vita ti schiaccia. Bisogna imparare a riconoscere che la vera salute non è solo quella fisica ma anche quella della mente, che è alla base dei comportamenti’.